• Ven. Nov 8th, 2024

ESTATE: AIFA: COME CONSERVARE I MEDICINALI

Anche i farmaci temono il caldo e per questo, in estate, è necessario qualche accorgimento in più per conservarli correttamente. È l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, a offrire i consigli utili per la loro conservazione nei mesi più caldi. Prima della partenza per le vacanze- spiega Aifa-, sarà bene osservare alcune semplici accortezze.

Prima di tutto leggendo il Foglio Illustrativo, che riporta le esatte modalità e temperature di conservazione. È importante rispettarle perché la sicurezza non va in vacanza. Ecco alcuni consigli: La temperatura è importante, rispettala- Innanzitutto va verificata attentamente sul Foglio Illustrativo la giusta temperatura di conservazione. Se non sono specificate particolari condizioni, i farmaci vanno conservati in ambienti freschi e asciutti a una temperatura inferiore a 25 °C. In viaggio è buona norma dotarsi di borse refrigerate che possano mantenere una temperatura adeguata per tutta la durata del tragitto. In auto ricordarsi che l’abitacolo è più fresco del portabagagli.  Se l’aspetto del farmaco che si assume abitualmente sembra diverso o presenta difetti come un colore o un odore anomalo o una differente consistenza, consultare il medico o il farmacista prima di assumerlo perché questi cambiamenti non sempre sono indice di un deterioramento del medicinale. Controllare sempre la compatibilità con l’esposizione al sole.

MIELOMA MULTIPLO, EMA RIVALUTERA’ LA TERAPIA DI PHARMAMAR

La Commissione Europea ha revocato la decisione di bloccare la domanda per l’immissione in commercio di plitidepsina dell’azienda farmaceutica spagnola PharmaMar contro il Mieloma Multiplo, perché ha riconosciuto che nel gruppo scientifico consultivo era presente un esperto, che stava sviluppando un prodotto concorrente. Questa decisione eccezionale conferma ciò che PharmaMar ha sempre sostenuto, ovvero che esisteva un conflitto di interessi tra gli esperti dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), che hanno valutato la terapia. Dunque la CE chiede all’EMA di rivalutare la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco. Nel 2018 un gruppo trasversale di politici spagnoli fece alcune interrogazioni parlamentari alla Commissione Europea, supportato da un’Associazione pazienti spagnola, per avere chiarimenti in merito.  

A suo tempo nella relazione preliminare di autorizzazione, affidata a due esperti, c’era stato un giudizio positivo, idem nel riesame successivo. Al momento della decisione finale però è arrivata la bocciatura, partendo proprio dalla metodologia statistica alla base dello studio di fase III (quindi l’ultimo passo prima della messa in commercio del farmaco). Da qui anni di ricorsi anche al Tribunale dell’Unione Europea. Ora però la Commissione Europea fa marcia indietro a conferma che PharmaMar non aveva avuto tutte le garanzie necessarie nel processo di valutazione del farmaco. Di conseguenza, per evitare qualsiasi dubbio sull’imparzialità oggettiva della valutazione della domanda, la Commissione ha deciso di revocare la decisione di rifiutare l’autorizzazione all’immissione in commercio.

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