
Investire oggi nella salute dei bambini significa costruire un Paese più sano, più giusto e più sostenibile. È questo il messaggio con cui la Società italiana di pediatria (Sip) apre l’80esimo congresso nazionale, in programma a Napoli dal 28 al 31 maggio.
Un appuntamento che riunisce oltre duemila pediatri da tutta Italia per affrontare le nuove sfide della salute dell’infanzia e dell’adolescenza in un mondo in trasformazione. Il presidente Sip, Rino Agostiniani, spiega che “la prevenzione comincia nell’infanzia. È lì che si formano comportamenti, si consolidano stili di vita, si pongono le basi biologiche della salute adulta. Ma perché la prevenzione funzioni, dobbiamo restituire centralità all’infanzia. E questo richiede un cambiamento di prospettiva: politico, culturale, sociale”. Una società che non investe nei bambini è una società che rinuncia al proprio futuro. E il tema della denatalità , che pure continua a far discutere, è solo la punta dell’iceberg. Se l’attuale tendenza demografica non cambierà , l’ultimo bambino italiano potrebbe nascere nel 2225: un dato simbolico, tratto dalle proiezioni teoriche Istat, che la Sip rilancia non tanto come allarme numerico, ma come sintomo di una crisi più profonda.
“È il segno- continua Agostiniani- di un Paese che ha smesso di scommettere sulle nuove generazioni. Noi pediatri diciamo con chiarezza: non c’è futuro senza infanzia”. Dai progressi della medicina personalizzata ai disagi psichici dell’adolescenza, dall’impatto del cambiamento climatico alle diseguaglianze sociali e sanitarie. E ancora aggiornamenti su diabete di tipo 1, antibioticoresistenza, allattamento al seno, vaccinazioni, reti per il monitoraggio delle infezioni pediatriche, bassa statura. Sono alcuni dei temi su cui si confronteranno i pediatri nell’ambito di un programma ricco di letture magistrali, simposi scientifici, corsi pratici e sessioni dedicate ai temi emergenti. La cerimonia inaugurale è in programma mercoledì 28 maggio alle 17.00, con tre letture magistrali di forte impatto culturale e scientifico: ‘Decifrare il microbioma intestinale’, a cura di Alessio Fasano, direttore del Mucosal Immunology and Biology Research Center del Massachusetts General Hospital di Harvard, e tra i massimi esperti mondiali sul tema. Il genetista Andrea Ballabio rifletterà invece sulla ricerca biomedica come ponte tra clinica e laboratorio. Chiuderà il momento inaugurale lo scrittore Maurizio de Giovanni, con una lettura sulla Napoli narrata attraverso la scrittura: un omaggio alla città che ospita il congresso. Nella giornata successiva, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, terrà una lettura magistrale dedicata ai bambini della città metropolitana.
Tra i temi più attesi, quello dell’intelligenza artificiale in medicina pediatrica: come può supportare il lavoro del pediatra? Cosa ne pensano ingegneri, bioeticisti, associazioni dei pazienti? Un simposio scientifico approfondirà il ruolo della Ia nella ricerca clinica e nelle malattie rare, con gli interventi di Egidio De Benedetto e Carlo Sansone, due accademici di spicco nel campo dell’ingegneria dell’informazione presso l’università degli Studi di Napoli Federico II, e la testimonianza di Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo (Federazione italiana malattie rare). Completano la riflessione la lettura magistrale di Padre Carlo Casalone, docente di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica sul tema ‘Etica dell’intelligenza artificiale’, e quella del direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, sui rischi digitali per i minori.
Microbioma, l’istruttore invisibile del sistema immunitario: nei primi 1.000 giorni di vita, dal concepimento ai due anni, il sistema immunitario riceve un addestramento fondamentale che può fare la differenza tra salute e malattia. A guidare questo ‘allenamento’ è il microbioma, ecosistema di microrganismi che si forma e si modella nei primissimi anni di vita. Nella sua Lectio Magistralis, il professor Alessio Fasano spiega come agire sul microbioma in questa finestra critica rappresenti una forma di prevenzione primaria paragonabile a quella delle vaccinazioni. Parto cesareo, antibiotici, alimentazione squilibrata e stress precoce possono alterare questo addestramento, predisponendo il sistema immunitario a risposte inappropriate e infiammazioni croniche. È l’inizio di una nuova fase della prevenzione: il microbioma come marcatore precoce e bersaglio d’intervento per prevenire malattie come allergie, obesità , diabete, celiachia e disturbi del neurosviluppo. Virus respiratorio sinciziale (Vrs), una nuova era della prevenzione.
Le esperienze delle regioni italiane, i dati e le esperienze internazionali. E ancora le prospettive in vista della prossima stagione epidemica saranno al centro di un confronto che unisce evidenze scientifiche ed esperienze operative. Obesità grave infantile, oltre 100mila bambini a rischio in Italia: questa condizione può comportare la perdita di molti anni di vita rispetto a un coetaneo normopeso. Pressione alta, diabete, fegato grasso e disturbi psicologici sono solo alcune delle conseguenze già in età pediatrica. Intervenire subito fa la differenza. Oggi, accanto a dieta e movimento, arrivano anche nuovi farmaci prescrivibili dai 12 anni nei casi più gravi. Ma serve diagnosi precoce e un intervento multidisciplinare tempestivo. Enuresi nei bambini, non è colpa loro, né passerà da sola. I falsi miti e i consigli per i genitori: fino a 1 bambino su 10 in età scolare soffre di enuresi notturna, ma nel 65% dei casi il disturbo non viene diagnosticato né trattato. Troppo spesso banalizzata come una fase transitoria, l’enuresi può compromettere la vita sociale, la qualità del sonno e l’autostima del bambino.
Al congresso Sip si accenderanno i riflettori su un problema ancora sottovalutato, con la diffusione di materiali informativi rivolti alle famiglie: i falsi miti da sfatare e i consigli pratici per affrontare il problema con strumenti adeguati e maggiore consapevolezza. Non è solo un difetto visivo, la miopia cambia volto: inizia prima, peggiora più rapidamente e può danneggiare in modo permanente la struttura dell’occhio. Aumentano i casi di miopia tra i bambini piccoli, e si affaccia la nuova categoria dei ‘premiopi’, bimbi a rischio ancor prima della diagnosi. Colpa anche degli stili di vita: troppe ore passate al chiuso, poca luce naturale, uso eccessivo di smartphone e tablet. Ma ci sono buone notizie: nuove terapie, come l’atropina a basso dosaggio e le lenti a defocus, se combinate, riescono a rallentare la progressione della miopia fino al 70% dei casi. Per consultare il programma integrale, https://www.sip25.it/