
“Le donne sorridono in media 62 volte al giorno, contro le sole 8 degli uomini. Ma non è solo questione di gioia: il sorriso femminile è da sempre carico di valori simbolici, aspettative estetiche e ricadute psicologiche”.
In occasione della Giornata della Salute della Donna, che ricorre il 22 aprile, la dottoressa Grazia Tommasato, odontoiatra e membro di Women Implantology Network (Win) – un network globale di 5.000 professioniste in oltre 20 Paesi nel mondo ideato da Straumann Group – fa il punto sull’universo del sorriso femminile, tra immagine, salute e nuove consapevolezze. Secondo un’indagine riportata nella review ‘Esthetic Restorations and Smile Designing’, intanto, le donne attribuiscono maggiore importanza all’aspetto estetico del sorriso rispetto agli uomini, anche per ragioni legate a immagine personale e pressione sociale. E oggi più che mai, l’obiettivo non è l’uniformità, ma la personalizzazione: un sorriso che parli davvero di sé. Anche perché, come evidenzia uno studio sulla percezione estetica del sorriso, le donne tendono naturalmente a mostrare una maggiore esposizione gengivale rispetto agli uomini durante un sorriso ‘aperto’, una caratteristica che viene spesso percepita come più armoniosa e coerente con i tratti femminili.
“Un bel sorriso è quello che ti assomiglia. La vera eccellenza non è farlo perfetto, ma farlo autentico- commenta la dottoressa Tommasato- È importante che ogni trattamento rispetti l’espressività e le proporzioni naturali del viso, che variano da genere a genere e da persona a persona. In questo senso, l’innovazione tecnologica può fare la differenza: strumenti digitali come i software di smile design permettono di visualizzare il risultato estetico finale in anteprima, scegliendo forma, proporzioni, colore e armonia in base al volto e alla personalità del paziente”.
Ma alcune condizioni orali sono più frequenti nel pubblico femminile, per ragioni che spaziano da fattori ormonali a componenti emotive. Tra queste: – Bruxismo e disordini temporo-mandibolari (TMJ), che colpiscono le donne fino a tre volte più degli uomini, secondo uno studio pubblicato su ‘The Journal of Prosthetic Dentistry’. Sintomi frequenti sono tensione mandibolare, dolori cervicali e cefalee ricorrenti. Secondo alcune evidenze cliniche, il bruxismo e i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare non sono legati solo a fattori meccanici o occlusali: in molti casi si osserva una forte correlazione con lo stress cronico, la somatizzazione e perfino stati depressivi, soprattutto nella popolazione femminile. – Xerostomia (secchezza orale): più diffusa nelle donne, soprattutto in post-menopausa. Uno studio longitudinale ha rilevato che, all’età di 75 anni, oltre il 61% delle donne lamenta secchezza orale notturna rispetto al 53% degli uomini.
Tra le cause: variazioni ormonali, uso di farmaci e malattie autoimmuni, che presentano un’incidenza sensibilmente più alta nel sesso femminile. Secondo un’analisi su oltre 22 milioni di pazienti, queste patologie colpiscono il 13,1% delle donne contro il 7,4% degli uomini. – Infiammazioni gengivali e carie: le donne possono essere più soggette a gengiviti e sensibilità, soprattutto in fasi di oscillazione ormonale (pubertà, gravidanza, menopausa). Queste influenzano la risposta immunitaria e la flora batterica orale, aumentando la vulnerabilità dei tessuti gengivali e riducendo la produzione di saliva. – Sindrome della bocca urente (Burning Mouth Syndrome): condizione caratterizzata da bruciore orale cronico, più frequente nelle donne sopra i 50 anni, spesso accompagnata da secchezza, alterazioni del gusto e dolore persistente.Secondo uno studio americano, le donne mostrano anche abitudini di igiene orale più accurate, si sottopongono più frequentemente a controlli preventivi e hanno una maggiore consapevolezza dell’impatto della salute orale sul benessere generale rispetto agli uomini. Ecco allora dagli esperti alcuni suggerimenti e aspetti da non trascurare: in gravidanza, meglio pianificare una visita odontoiatrica nel secondo trimestre per monitorare la salute gengivale e prevenire gengiviti gravidiche; in menopausa, una valutazione parodontale è fondamentale, specialmente prima di intraprendere terapie con bifosfonati per l’osteoporosi, che possono interferire con interventi chirurgici orali; in situazioni di forte stress, è utile prestare attenzione a segnali come mal di testa al risveglio, sensibilità o usura dentale: possono essere campanelli d’allarme del bruxismo; provare l’uso di bite notturni oppure testare una routine ‘sorriso rilassato’ con tecniche di respirazione e rilascio muscolare prima di dormire; per la secchezza orale: stimolare la salivazione con alimenti fibrosi (come sedano o mele) o chewing gum senza zucchero, evitando cibi secchi o troppo salati. Nei casi più persistenti, è consigliabile confrontarsi con l’odontoiatra di fiducia sull’eventuale utilizzo di sostituti salivari specifici (spray, gel o mousse umettanti).