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CALDO ITALIA. DOMANI ALLERTA IN 8 REGIONI, CARDIOLOGI: BERE MOLTA ACQUA, ATTENZIONE A CALO PRESSIONE ARTERIOSA

Dopo una breve tregua, le alte temperature torneranno presto a farsi sentire in tutta Italia con un’ondata di caldo che, a partire dalla giornata di domani, stringerà d’assedio numerose regioni.

Le città, che avevano appena iniziato a godere di un respiro di sollievo, si ritroveranno nuovamente avvolte dal calore, con i termometri che arriveranno a toccare anche i 37 gradi: oggi i centri urbani da bollino giallo sono saliti da una a tre, mentre domani saranno otto, tra cui Roma e Palermo. Temperature elevate che, di fatto, mettono a rischio la nostra salute.

Ma come affrontare le nuove roventi temperature che ci attendono e come gestire al meglio la stanchezza? “Il problema del caldo e dei suoi effetti dannosi- spiega all’agenzia Dire il presidente della Società italiana di cardiologia (Sic), Pasquale Perrone Filardi- riguarda soprattutto le persone più fragili, in particolar modo gli anziani e quanti sono affetti da patologie cardiovascolari, come ad esempio lo scompenso cardiaco, o da patologie polmonari”.
“Soprattutto quando è eccezionale, soprattutto in questi periodi e come si prevede sarà nei prossimi giorni- prosegue- il caldo determina sudorazione profusa che crea una dispersione di liquidi dal nostro organismo. La cosa principale da raccomandare è una sempre corretta idratazione e l’aumento dell’introito di acqua, proprio per compensare le perdite che avvengono con la sudorazione”.

“Dal punto di vista cardiologico- informa poi- la principale problematica che il caldo può scatenare in giovani e anziani è la caduta della pressione arteriosa, dovuta alla riduzione del volume del sangue. Il sangue è fatto prevalentemente di acqua, il nostro organismo per il 70% è composto di acqua: la perdita di liquidi determina in primis una riduzione del volume circolante di sangue e una riduzione della pressione arteriosa. E questo, in soggetti che hanno già patologie di base, come ad esempio chi soffre di malattie renali, può essere un problema importante, perchè può peggiorare la funzione renale”.
“L’idratazione, dunque, serve non solo a mantenere stabili i valori pressori- afferma- ma anche a proteggere, ad esempio, il rene da una diminuzione dell’apporto sanguigno e quindi da un peggioramento della funzione renale. Un fatto molto importante soprattutto per gli anziani ma, in generale, per tutta la popolazione”.

“Tutte le persone che assumono farmaci antipertensivi- sottolinea inoltre Pasquale Perrone Filardi- devono controllare molto bene e ogni giorno i valori pressori, perchè con il caldo è possibile che in alcuni pazienti si possano rendere necessari la diminuzione e l’aggiustamento delle terapia antipertensiva. Se, ad esempio, la pressione scende al di sotto dei 110, soprattutto negli anziani, questa deve essere corretta proprio rimodulando la terapia, ovviamente dopo essersi confrontato con il proprio medico curante ed evitando il fai da te”.

“E questo- tiene a precisare il presidente della Sic- è molto importante, perchè la persona anziana può essere soggetta a crisi ipotensiva o ipotensione ortostatica e, magari alzandosi dal letto o di notte, può incorrere in un rischio maggiore di cadere che nell’anziano stesso sono un evento assolutamente da prevenire”.

Il numero uno della Sic sottolinea poi l’importanza di fare molta attenzione ai bruschi cambiamenti di temperatura. “Entrando e uscendo da ambienti condizionati- evidenzia Perrone Filardi- bisogna evitare gli sbalzi di temperatura da un ambiente all’altro: rientrare in casa dopo una passeggiata e dopo una sudorazione profusa e trovare un ambiente fortemente condizionato può favorire l’insorgenza di malattie influenzali, fino a vere e proprie bronchiti o polmoniti. Ecco, dunque, che è fondamentale usare i condizionatori soprattutto nella modalità ‘deumidificazione’ senza esasperare le temperature verso il basso”.

“È inoltre importantissimo- ricorda- che le persone anziane evitino il più possibile l’uso di farmaci antinfiammatori, i cosiddetti Fans, perchè possono avere un effetto ipotensivo e, soprattutto in corso di disidratazione dell’anziano stesso, possono determinare gravi danni alla funzione renale. Un fatto, questo, che per le persone di età avanzata può diventare potenzialmente pericoloso”.
“Inutile ricordare- dichiara ancora- che tutti devono evitare l’esposizione ai raggi del sole durante le ore più calde della giornata e cercare di stare il più possibile in ambienti ombreggiati”.

Se le alte temperature rappresentano un pericolo concreto per le persone anziane, cosa accade nel resto della popolazione? “L’ondata di caldo così elevata- precisa l’esperto- determina malesseri anche nelle persone perfettamente sane o di età giovane e anche gli adolescenti possono soffrire di stanchezza, una condizione dovuta all’attività cardiovascolare che si intensifica proprio di fronte a situazioni di caldo estremo come queste. È chiaro, infatti, che la sudorazione e la perdita di liquidi che si realizzano anche in questi soggetti perfettamente in salute determinano una riduzione pressoria da cui scaturiscono poi stanchezza e sensazione di astenia che coinvolge anche chi sta bene”.

Se bere acqua è fondamentale per arginare le temperature roventi, anche alcuni cibi sono indicati per fronteggiare al meglio il grande caldo che ci attende a breve. “Soprattutto la frutta e la verdura sono cibi a basso contenuto calorico, facilmente digeribili e apportatori di liquidi, vitamine e nutrienti che fanno bene alla salute cardiovascolare. Da evitare sono, invece, i pasti abbondanti, perchè sottoporre l’organismo a un processo di digestione particolarmente impegnativo in un contesto dove già c’è una sollecitazione cardiovascolare dovuta alla temperatura può non essere la migliore scelta possibile dal punto di vista alimentare”.
“Il mio consiglio- conclude- è dunque quello di consumare pasti non abbondanti, magari suddivisi nella giornata, sempre preferendo vegetali, frutta e verdura”.

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