• Dom. Giu 15th, 2025

“Il più grande progetto di trasferimento tecnologico nella storia della Sardegna”. Non hanno dubbi su questo gli assessori al Bilancio e alla Sanità, Giuseppe Meloni e Armando Bartolazzi, commentando la nascita della “Biobanca sarda” all’interno del programma di prevenzione medica e ricerca “SardGen”, sancita nel Parco scientifico e tecnologico di Pula con l’accordo siglato dalla direttrice di Sardegna Ricerche Carmen Atzori, dal rettore dell’università di Sassari Gavino Mariotti, e dai due esponenti della giunta di Alessandra Todde.

Un progetto ambizioso che mette a correre oltre 50 milioni di euro e che coniuga la medicina preventiva- test biochimici a disposizione di tutta la popolazione- con ricerca e sviluppo basati sui dati genetici raccolti con il consenso dei cittadini nella Biobanca, per individuare “bersagli terapeutici”: obiettivo lo sviluppo di farmaci mirati ed efficaci, utili per patologie autoimmuni ed ematologiche, molto diffuse in Sardegna. “È una giornata storica per l’isola- sottolinea Meloni- ci abbiamo creduto dal primo minuto, appoggiando il progetto che stava nascendo. Abbiamo deciso tutti di fare squadra, ponendo la Sardegna al centro del mondo”. La sinergia fra istituzioni, ricorda, “è stata la scommessa vincente per dare gambe a un’iniziativa che permetterà ai sardi di migliorare le proprie prospettive sanitarie e di vita”. Oggi, aggiunge Bartolazzi, “è il giorno più bello da quando sono in Sardegna. Finalmente l’eccellenza isolana viene valorizzata, e il professor Francesco Cucca, responsabile scientifico di ‘SardGen’, è una di queste. Come oncologo lo posso dire: siamo davanti a un progetto internazionale sulla genetica che può cambiare la storia della medicina”.

Partito dall’idea del genetista Cucca, e subito appoggiato dal program manager di e.Ins Gianluca Cadeddu, e dal rettore Mariotti, il progetto è un partenariato pubblico-privato. Il partner è Impeco, azienda svizzera che già lavora al Parco di Pula ed è leader nel settore dell’automazione di laboratori di analisi cliniche. L’iniziativa è cofinanziata con fondi Pnrr dall’Unione Europea e dalla Regione Sardegna attraverso il progetto “Genes for health” volto a rafforzare l’iniziativa di ricerca. La Biobanca, che sarà insediata al Parco scientifico e tecnologico di Pula in attuazione degli indirizzi della giunta regionale, ospiterà attività di ricerca e sviluppo per la messa a punto di nuovi farmaci fondate su analisi genomiche e immunologiche approfondite. I dati genetici raccolti con le attività progettuali, e con un’utilità clinica accertata e validata per la diagnosi e prevenzione di malattia, potranno essere messi a disposizione del sistema sanitario regionale per un utilizzo in linea con il consenso libero, specifico e informato espresso dai candidati che partecipano al progetto. Un progetto ambizioso che mette a correre oltre 50 milioni di euro e che coniuga la medicina preventiva- test biochimici a disposizione di tutta la popolazione- con ricerca e sviluppo basati sui dati genetici raccolti con il consenso dei cittadini nella Biobanca, per individuare “bersagli terapeutici”: obiettivo lo sviluppo di farmaci mirati ed efficaci, utili per patologie autoimmuni ed ematologiche, molto diffuse in Sardegna.

“È una giornata storica per l’isola- sottolinea Meloni- ci abbiamo creduto dal primo minuto, appoggiando il progetto che stava nascendo. Abbiamo deciso tutti di fare squadra, ponendo la Sardegna al centro del mondo”. La sinergia fra istituzioni, ricorda, “è stata la scommessa vincente per dare gambe a un’iniziativa che permetterà ai sardi di migliorare le proprie prospettive sanitarie e di vita”. Oggi, aggiunge Bartolazzi, “è il giorno più bello da quando sono in Sardegna. Finalmente l’eccellenza isolana viene valorizzata, e il professor Francesco Cucca, responsabile scientifico di ‘SardGen’, è una di queste. Come oncologo lo posso dire: siamo davanti a un progetto internazionale sulla genetica che può cambiare la storia della medicina”. Partito dall’idea del genetista Cucca, e subito appoggiato dal program manager di e.Ins Gianluca Cadeddu, e dal rettore Mariotti, il progetto è un partenariato pubblico-privato. Il partner è Impeco, azienda svizzera che già lavora al Parco di Pula ed è leader nel settore dell’automazione di laboratori di analisi cliniche. L’iniziativa è cofinanziata con fondi Pnrr dall’Unione Europea e dalla Regione Sardegna attraverso il progetto “Genes for health” volto a rafforzare l’iniziativa di ricerca. La Biobanca, che sarà insediata al Parco scientifico e tecnologico di Pula in attuazione degli indirizzi della giunta regionale, ospiterà attività di ricerca e sviluppo per la messa a punto di nuovi farmaci fondate su analisi genomiche e immunologiche approfondite. I dati genetici raccolti con le attività progettuali, e con un’utilità clinica accertata e validata per la diagnosi e prevenzione di malattia, potranno essere messi a disposizione del sistema sanitario regionale per un utilizzo in linea con il consenso libero, specifico e informato espresso dai candidati che partecipano al progetto.

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