“Il nostro Servizio sanitario nazionale compie 47 anni. È necessaria una riforma strutturale dopo cinquant’anni di quello che è uno dei pilastri della nostra Repubblica”.
Lo ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo al termine degli Stati Generali della Prevenzione che si sono tenuti nella Stazione marittima di Napoli. “L’Italia – ha evidenziato Schillaci – è la seconda Nazione più longeva del mondo, purtroppo non siamo la seconda economia al mondo: questo ci deve imporre delle riflessioni attente. Dobbiamo avere sicuramente più investimenti, però dobbiamo puntare su una organizzazione e, soprattutto, la chiave vera è quella di valorizzare le straordinarie risorse che abbiamo a disposizione: il nostro personale”.
Mi sono spesso chiesto quale sia la sfida principale che mi sono posto a inizio mandato, la risposta è semplice: contribuire alla costruzione di un Servizio sanitario nazionale che viaggi alla stessa velocità su tutto il territorio nazionale”.
“È un sistema – ha spiegato – che non può e non deve avere barriere di accesso, che deve eccellere tanto nella cura quanto nella prevenzione. Questa è la sanità che vogliamo lasciare. Oggi, al termine di questi Stati Generali, sono molto più fiducioso rispetto alla possibilità di raggiungere questo obiettivo ambizioso. Sono convinto che, lavorando tutti insieme, riusciremo a vincere questa sfida. La strada è tracciata: dobbiamo percorrerla con determinazione e consapevolezza”.
“Rivolgo un appello ai cittadini che non hanno ancora aderito ai programmi di screening magari per pigrizia: ci sono malattie che devono avere precedenza su ogni altro impegno. La prevenzione è un investimento sulla propria vita, quella delle persone che amiamo”.