
“Prendersi cura delle donne vuol dire prendersi cura della società, perché spesso ricoprono più ruoli contemporaneamente e fungono da caregiver di tutta la famiglia. Per questo la salute della donna è una priorità per l’industria farmaceutica e nuove speranze di cura per la tutela della salute femminile arrivano dalla Ricerca”, dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.
“Secondo l’Oms sono infatti 1.200 i farmaci in sviluppo clinico nel mondo per le donne: 95 per patologie ginecologiche, 190 per tumore all’utero, 83 per tumore alle tube di Falloppio, 558 per tumore al seno, 251 per tumore alle ovaie, 22 per condizioni legate a gravidanza e parto”. “Una Ricerca che va avanti spedita- sottolinea Cattani- ma che ha bisogno di un numero crescente di donne negli studi clinici per ridurre il gap che oggi esiste. Per questo è importante agevolare il loro arruolamento, rafforzando strumenti quali ad esempio gli studi clinici decentralizzati (Dct) che permettono di prendere parte alle sperimentazioni restando a casa. Le imprese farmaceutiche conoscono bene le caratteristiche femminili, in particolare tenacia e resilienza. Lo dimostra la quota “rosa” che lavora nelle nostre aziende, 45% del totale, soprattutto nella Ricerca, oltre il 50%”.
“E per consentire a ogni persona di esprimere pienamente il potenziale senza sacrificare altri ambiti della vita personale, abbiamo un welfare all’avanguardia che consente la piena conciliazione della vita-lavoro. Con un’attenzione specifica a salute, attività di screening e visite periodiche. Per noi – che guardiamo sempre al futuro e alla possibilità di migliorare – ancora tanto si può fare per la donna e la sua salute, e non ci tireremo indietro”, conclude Cattani.