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Tumore al seno. XXV edizione dell’evento “Race for the Cure”. Il saluto del Presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del’incontro con una delegazione dell’Associazione Komen Italia (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha incontrato questa mattina al Quirinale una delegazione dell’Associazione Komen Italia in occasione della XXV edizione dell’evento “Race for the Cure”.

Presenti il Presidente della Camera dei Deputati e membro del Comitato d’Onore della Race for the Cure 2024, Lorenzo Fontana, la Presidente di Komen Italia, Daniela Terribile e Maria Grazia Cucinotta, madrina dell’Associazione.

Dopo gli interventi del Fondatore dell’Associazione Komen Italia, Riccardo Masetti e di Rosanna Banfi, madrina delle Donne in Rosa, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso:

Benvenute e benvenuti al Quirinale.

È un vero piacere accogliere tutti voi.

Rivolgo un saluto al Presidente della Camera Deputati, ai Ministri. Naturalmente – ripeto – a tutti benvenute e benvenuti.

È un piacere accogliere i rappresentanti di Komen Italia, una realtà che opera per contrastare un pericolo oncologico particolarmente insidioso che, come poc’anzi diceva il professor Masetti, purtroppo è in aumento.

È un’insidia, di cui poc’anzi Rosanna Banfi, che ringrazio, ha illustrato con efficacia le conseguenze. Come ha detto, le conseguenze sulla certezza, sui progetti di vita, sui sogni, sull’equilibrio.

Quella delle Donne in Rosa è una manifestazione di volontà e di capacità di aiutare a sconfiggere il cancro del seno. Il tumore al seno è un pericolo insidioso, ma l’attività che si svolge costituisce un baluardo di grande importanza.

La Komen svolge tante attività, sviluppa tante iniziative – poc’anzi il professor Masetti le ha illustrate con chiarezza – e ne ha omesse altre per non prendere troppo tempo nel nostro incontro. Una, particolarmente rilevante, è quella che Rosanna Banfi ricordava: l’opportunità di consentire di fare rete, per sostenere le donne che si confrontano con questa diagnosi.

Davvero questo esprime nelle Donne in Rosa una capacità, oltre che la volontà, di sconfiggere il tumore al seno.

Tra le tante attività e iniziative – lo ha ricordato il professor Masetti- c’è la Carovana della Prevenzione, che reca assistenza e consulenza nei luoghi in cui vi sono minori opportunità o si incontrano veramente maggiori e grandi difficoltà, per incontrare strutture e interlocutori in grado di aiutare a prevenire o contrastare questa malattia.

La Race è un evento che da 25 anni muove dal Circo Massimo. È un bel nome “gara per la cura” perché esprime non soltanto il nome di questo accadimento di ampio richiamo, ma raffigura la vera gara, quella gara che è quella competizione che ricerca e terapie conducono contro i tumori del seno. Esprimerlo in questo modo richiama l’attenzione in maniera efficace.

Io sono lietissimo – professor Masetti – di essere presente domenica prossima per la partenza. Parteciperei anche volentieri, se solo avessi qualche decennio di meno.

Vi sono tante altre iniziative che vorrei rammentare – lei poc’anzi le ha illustrate, Professore – quella di mantenere e far mantenere alta l’attenzione contro questo diffuso, crescente, insidioso pericolo; quella di voler potenziare ricerca e terapie, per contrastare i tumori al seno; quella di diffondere l’educazione alla salute e quindi la prevenzione che – come lei ha ricordato poc’anzi- è indispensabile.

Perché è davvero un motivo di tristezza, è paradossale, che con le conquiste che la scienza medica ha consegnato all’umanità, che consentono di sconfiggere i tumori del seno in larga misura, vi sia – per la mancanza di prevenzione adeguata – invece un’incidenza così alta.

L’impegno per sostenere le donne, che sono chiamate a contrastare questa condizione; l’impegno anche di collaborare con le altre associazioni, è un impegno prezioso per irrobustire la rete di chi contrasta i tumori al seno.

Tutto questo, e altro ancora, esprime i valori di base della vita, della convivenza; esprime solidarietà, dimostrando di sapere che la vita, tra tutte e tutti, è davvero in comune, e che anche la sorte delle singole persone è in comune.

Per questo vorrei ringraziare Komen per quello che svolge.

Questo incontro qui al Quirinale ha appunto questo intendimento: non soltanto esprimere apprezzamento per l’attività svolta, per le tante iniziative assunte, per i risultati conseguiti, ma anche esprimere un forte ringraziamento per quello che viene fatto.

Grande riconoscenza e sostegno.

Auguri.

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