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AGGRESSIONI CONTRO OPERATORI SANITARI: 3MILA CASI ACCERTATI NEL 2023. IN 70% CASI VITTIMA È DONNA

La violenza contro gli operatori sanitari rappresenta un fenomeno sempre più diffuso e allarmante. Nel solo 2023 l’INAIL ha registrato circa 3mila casi accertati di aggressioni nei confronti di operatori del settore sanitario.

Questi atti non solo costituiscono infortuni sul lavoro, ma rientrano anche nella sfera dei rischi legati allo stress correlato al lavoro, con conseguenze significative sull’organizzazione stessa del lavoro. In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che ricorre il 12 marzo, si è svolto al Senato un convegno sul tema. Obiettivo dell’evento, organizzato su iniziativa della vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, sensibilizzare la cittadinanza e promuovere una cultura di rispetto e solidarietà verso coloro che lavorano ogni giorno per la salute e il benessere di tutti. Ospite d’eccezione l’attore Lino Banfi.

Da un’indagine della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, intanto, emerge che il “94% dei medici di continuità assistenziale ha subito nell’arco della sua carriera un’aggressione. Da segnalarsi, inoltre, il verificarsi di numerosi casi di aggressione attraverso i social, fenomeno sconosciuto e di cui si parla poco.

“È fondamentale che eventi come questo- ha detto la senatrice Castellone- non rimangano isolati, ma diventino parte di un movimento più ampio e strutturato, capace di influenzare positivamente le politiche sanitarie e di sicurezza a livello nazionale. Solo attraverso l’educazione, la prevenzione e l’impegno collettivo sarà possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori sanitari e migliorare la qualità dei servizi offerti alla popolazione”.

Il convegno è stato anche l’occasione per presentare l’anteprima nazionale del cortometraggio ‘Confronti – Violenza sugli operatori sanitari’, con la regia di Angelo Cascione, ideato e prodotto da Fausto D’Agostino, dirigente medico anestesista rianimatore presso il Campus Bio-Medico di Roma, che vede la straordinaria partecipazione dell’attore Massimo Lopez.

“In Italia i casi di aggressione e di violenza contro gli operatori sanitari, soprattutto nel pronto soccorso, nel triennio 2019-2021 sono pari a 4.200. Circa 1.600 casi all’anno, secondo l’Inail, cioè poco più di 4 al giorno. Ad essere aggredite sono soprattutto le donne, nel 70% dei casi, mentre dall’analisi per fasce d’età si evince che gli operatori sanitari più colpiti hanno tra i 35 e i 49 anni- ha detto D’Agostino- Il cortometraggio vuole mettere in risalto questa drammatica problematica e rappresenta uno strumento di comunicazione finalizzato a dare valore al sistema sanitario”.

All’evento, che ha puntato a “creare un dialogo costruttivo e proporre soluzioni concrete”, hanno partecipato diverse figure istituzionali, esperti del settore e vittime di aggressioni, tra cui: Nino Cartabellotta della Fondazione GIMBE; Patrizio Rossi dell’INAIL; Filippo Anelli, presidente FNOMCEO; Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici di Roma; Mariella Mainolfi del ministero della Salute; l’avvocato penalista Dario Iaia della Commissione parlamentare Ecomafie; Fabrizio Colella, pediatra e vittima di aggressione; Fabio De Iaco, presidente SIMEU.

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