
Promuovere competenze trasversali essenziali per la sanitĂ di oggi e di domani: è questo l’obiettivo del corso “Formazione e Medicina Narrativa. Competenze, Leadership, Innovazione”, rivolto ai responsabili dei servizi di formazione delle Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliero-Universitarie e IRCCS italiani, che ha preso il via a Roma nella sede dell’Istituto Superiore di SanitĂ . Organizzato nell’ambito delle attivitĂ promosse dal Laboratorio di Health HumanitiesdelCentro Nazionale Malattie Rare, e dalla SocietĂ Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN), il corso si pone continuitĂ con il progetto “LIMeNar – Uso e contesti applicativi delle Linee di Indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale e associativo” e guida i responsabili della formazione nella progettazione di percorsi innovativi che coniughino efficacia, centralitĂ della relazione e impatto organizzativo, in linea con la Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 16 gennaio 2025 (cosiddetta Direttiva Zangrillo), sulla valorizzazione del capitale umano nella PA. I partecipanti elaboreranno project work trasferibili nella propria realtĂ , utilizzando una piattaforma collaborativa non solo come repository, ma anche come spazio di confronto, co-progettazione e rete professionale.
“Da oltre quindici anni – sottolinea il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità , Rocco Bellantone – il Laboratorio di Health Humanities dell’Iss promuove un approccio integrato alla salute, fondato sulla relazione e sulla contaminazione tra saperi scientifici, umanistici e artistici. In questa direzione si muove anche il percorso che prende il via oggi, che guarda alla medicina narrativa non solo come pratica clinica, ma come strumento trasversale per sviluppare cultura organizzativa”.
“Il corso, frutto della collaborazione tra Iss e SIMeN – aggiunge Marco Silano, direttore del Centro Nazionale Malattie Rare – mira a utilizzare la medicina narrativa come leva per sviluppare progetti concreti, capaci di generare impatto nei contesti organizzativi e sostenere una cultura della performance pubblica”.
“Abbiamo bisogno – conclude Marco Testa, Presidente della SIMeN – di strumenti capaci di connettere le persone, promuovere consapevolezza e generare innovazione: la medicina narrativa, applicata alla formazione, rappresenta una risorsa preziosa nella direzione del passaggio, nei contesti sanitari, da una logica basata sulle prestazioni a una basata sulla relazione”.
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