
Via libera dalla giunta regionale ad una nuova tranche di investimenti sul alcuni ospedali veneti, per un totale di 57,4 milioni di euro (dei quali 54 milioni e 530.000 euro reperiti all’interno dell’ex articolo 20 nazionale per l’edilizia sanitaria, due milioni 870.000 euro di fondi accantonati per investimenti in Azienda Zero).
Con una delibera proposta dall’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, la giunta ha autorizzato gli investimenti e assegnato i fondi per i vari interventi. Gli ospedali interessati sono Mirano, Mestre, Jesolo, Vicenza, il Policlinico di Borgo Roma a Verona. “Anche questo, come i precedenti, è il risultato di un complesso e concreto lavoro di programmazione- dice Lanzarin- che come Regione non abbiamo mai mancato di sostenere, perché un sistema ospedaliero, per essere sempre al passo con i tempi e le necessità, ha bisogno di interventi continui di aggiornamento e miglioria. Strutture sempre in crescita aiutano medici e infermieri a lavorare meglio e i malati a ricevere cure sempre più moderne e incisive”. E’ una tornata di finanziamenti, aggiunge l’assessore al Bilancio Francesco Calzavara, “che premia meritatamente alcune strutture veneziane e del Veneto Orientale”. L’ospedale di Jesolo, ad esempio, potrà proseguire il suo adeguamento funzionale e strutturale con 10 milioni; a Mirano arrivano 22 milioni, all’Angelo si rafforza la lotta al tumore con un nuovo impianto di tomoterapia. “Investire in apparecchiature all’avanguardia- riprende Lanzarin- è un obiettivo da sempre perseguito, lo scopo è garantire ai professionisti della sanità pubblica le migliori attrezzature per le cure”.
Risale al 2023 l’atto con il quale è stata approvata la distribuzione delle grandi apparecchiature per la radioterapia oncologica per il triennio 2023-2025 con la previsione di investire 24,7 milioni di euro. L’acquisto dell’apparecchiatura per la Tomoterapia per l’Ospedale dell’Angelo di Mestre permetterà di pianificare le cure in maniera più semplice ed efficiente, con un miglioramento per i pazienti in cura radioterapica, nei termini della minimizzazione della dose a cui sono sottoposti gli organi a rischio. Lo stesso dicasi per la sostituzione della apparecchiatura Cyberknife presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza in uso alle Unità Operative di Neurochirurgia Stereotassica e Radioterapia, si tratta dell’unica apparecchiatura installata in Veneto per i pazienti di tutta la regione.
