• Dom. Giu 15th, 2025

SANITA’ ITALIA. MINISTRO SCHILLACI: UNIVERSALITA’ ASSISTENZA PILASTRO IRRINUNCIABILE DEMOCRAZIA

 “Voglio ribadire con chiarezza che l’universalità dell’assistenza sanitaria è un pilastro irrinunciabile della nostra democrazia. È un diritto sancito dalla Costituzione, che ci impone l’impegno costante a garantire equità, accessibilità e qualità delle cure per tutti i cittadini, indipendentemente da dove risiedono e dalla condizione economica di ognuno di loro. Proprio per difendere questo principio stiamo portando avanti un’azione di riforma strutturale del Servizio sanitario nazionale, fondata su tre direttrici principali: investimenti, riorganizzazione e innovazione”.

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Roma alla presentazione del volume dal titolo ‘Pensare la sanità. Terapie per la sanità malata’, a cura di Luca Antonini e Stefano Zamagni. L’evento è in corso presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.  “La medicina non si risolve nella gestione di casi clinici e men che meno nella soluzione di processi burocratici. È prima di tutto un atto di responsabilità umana e civile”. 

“Il volume, come suggerisce il titolo, ci invita a un esercizio necessario- ha proseguito Schillaci- fermarci a riflettere sulla nostra sanità con una visione ampia, non solo tecnica ma anche culturale ed etica. È proprio in questa direzione che si muove una delle tesi centrali che emerge da queste pagine: la necessità di tornare a una chiave umanistica della sanità, che riporti al centro del sistema non solo l’efficienza e l’appropriatezza clinica, ma anche quella necessaria dimensione umana in cui vivono tra l’altro la relazione tra medico e paziente, l’ascolto e la fiducia, per garantire dignità e rispetto al paziente e a chi soffre- ha concluso- Questo è un punto chiave”. “Lavoriamo al potenziamento dell’assistenza territoriale attraverso l’attivazione delle Case della Comunità e degli Ospedali di Comunità, che ci permetteranno di alleggerire la pressione sugli ospedali e di offrire cure continuative e integrate sul territorio, riducendo le diseguaglianze. Le Regioni stanno realizzando le strutture e abbiamo previsto le risorse per il reclutamento di personale. Non vogliamo costruire ‘cattedrali nel deserto’, ma strutture sostenibili e funzionali, radicate nei territori e in grado di rispondere concretamente ai bisogni dei pazienti”. 

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