• Dom. Giu 15th, 2025

Si chiama Naomi Oyoe Ohene Oti ed è stata selezionata tra oltre 100mila candidati provenienti da 199 Paesi per vincere il premio di infermiera più brava al mondo.

Il 2025 Aster Guardians Global Nursing Award le è stato conferito nel corso di una cerimonia a Dubai in settimana. A convincere la giuria, il fatto che Ohene Oti, infermiera in Ghana presso il Centro nazionale di radioterapia, oncologia e medicina nucleare del Korle-Bu Teaching Hospital di Accra, dai primi anni Duemila lavora per superare le disparità nell’accesso alle cure, promuovendo corsi di formazione e programmi che hanno rivoluzionato l’approccio verso i malati oncologici. Ricevendo il riconoscimento – del valore di circa 230mila euro – ha detto: “Da oltre 20 anni osservo in prima persona le disuguaglianze nell’assistenza oncologica e mi sono impegnata a colmare questo gap attraverso la formazione, la sensibilizzazione e il cambiamento a livello di sistema”. Ohene Oti ha aggiunto: “Il premio Aster Guardians non è solo per me: appartiene a ogni infermiere in Ghana, in Africa e nel mondo che si distingue con resilienza, compassione e coraggio”.

A Radio Virgin Dubai ha poi aggiunto: “Sentire pronunciare il mio nome è stato uno shock. Questo premio è per tutte quelle persone che non vengono viste e però trasformano la vita degli altri”. Quindi ha suggerito: “E’ molto importante tenere traccia di tutto quello che facciamo”. Il dottor Azad Moopen, fondatore di Aster DM Healthcare e iniziatore del premio, ha dichiarato: “L’infermiera Naomi Ohene Oti ha ridefinito il significato di essere un’infermiera: non solo come assistente, ma come innovatrice, leader e promotrice del cambiamento”.

L’Aster Guardian punta infatti a mettere in evidenza storie di successo individuali ma anche il ruolo della professione infermieristica in sé nell’ambito della cura. Non a caso, nel messaggio inviato alla cerimonia, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha definito infermiere e infermieri “figure vitali per i sistemi sanitari di tutto il mondo”. L’infermiera del Korle-Bu Teaching Hospital di Accra è stata scelta anche per la sua capacità di introdurre programmi in collaborazione con organismi stranieri, come il Cross Cancer Institute in Canada oppure l’Organizzazione Africana per la Ricerca e la Formazione sul Cancro (Aortic), di cui è membro nel comitato interno, ed è co-ricercatrice di un finanziamento del Global Bridges Oncology. Un lavoro che le ha permesso, da un lato, di definire il curriculum post-laurea in infermieristica oncologica del Ghana nel 2015, ma anche di espandere il suo approccio nel continente. Oltre a Ohene Oti sono stati consegnati altri nove riconoscimenti di altrettanti infermieri da Svizzera, Papua Nuova Guinea, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Stati Uniti, Kenya, Malesia e India. 

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