• Mar. Mag 13th, 2025

L’Università degli studi di Padova lancia un progetto triennale (2025-2028) in Burkina Faso, volto alla prevenzione e alla cura delle epatiti B e C.

L’iniziativa, sottolinea l’ateneo in una nota, si inserisce negli obiettivi di copertura sanitaria universale promossi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Burkina Faso, le epatiti virali rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità, con una prevalenza dell’epatite B (Hbv) stimata intorno al 10% nella popolazione generale. Il rischio aumenta significativamente in gruppi vulnerabili: le donne in gravidanza sono particolarmente esposte, con conseguenze gravi sia per la loro salute sia per quella del neonato, a causa dell’elevato rischio di trasmissione verticale del virus. In assenza di diagnosi e trattamento tempestivi, le epatiti virali possono evolvere in cirrosi epatica o carcinoma epatocellulare, con un impatto letale soprattutto nei contesti a risorse limitate.
Con un finanziamento di 3 milioni di euro da parte del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), attraverso l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), il progetto sarà implementato in partenariato con Medici con l’Africa Cuamm e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in stretta collaborazione con il ministero della salute locale e l’Organizzazione mondiale della sanità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *