Colloqui clinici psicologici, percorsi di psicoterapia, consultazioni di coppia, interventi psicoeducativi. Tutto ciò che serve alla salute mentale della mamma e del bambino arriva all’ospedale Niguarda di Milano dove la Fondazione dell’ospedale e Intesa San Paolo (la cui struttura sociale per il contrasto alle povertà investirà 1,5 miliardi al 2027 in Italia) hanno inaugurato oggi il nuovo ambulatorio di salute mentale perinatale.
L’iniziativa raccoglie fondi anche dell’assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia nell’ambito del progetto Close2Mi. Lo spazio fornirà un’attività di “valutazione diagnostica e presa in cura delle donne che presentano disagi emotivi durante la gravidanza ed il post-parto, coinvolgendo anche le famiglie”. Le stime epidemiologiche rilevano che una donna su cinque soffre di fragilità psichiche ed emotive durante la gestazione e/o dopo il parto. Il periodo perinatale è un momento di estrema complessità per la salute delle donne, poiché possono emergere per la prima volta o possono riacutizzarsi disturbi che compromettono il benessere della donna, del bambino, dell’intera famiglia.
“Il progetto- spiega Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda di Milano e presidente della Fondazione Ospedale Niguarda- punta a istituire un Servizio ospedaliero principalmente nel periodo del primo anno dopo il parto, ma che apre alla possibilità di accogliere donne che presentano disturbi emotivi e psicologici nella tarda gravidanza e in qualsiasi momento, fino a quando il loro bambino non ha compiuto tre anni”.
Per Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer Intesa Sanpaolo “il sostegno all’allestimento di questo spazio per le mamme e i loro bambini è un ulteriore tassello nel nostro impegno per la sanità italiana. Qui troveranno assistenza professionale le donne che si affacciano alla nuova esperienza di diventare madri in uno dei momenti più delicati, ma anche più affascinanti, della loro vita”.
Secondo Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, “la maternità deve essere sempre più considerata un’esperienza che richiama l’attenzione e l’impegno dell’intera comunità . Questa struttura specializzata sarà fondamentale per affrontare una fase cruciale come quella della gravidanza e della maternità ”.