• Dom. Nov 16th, 2025

SANITA’ ITALIA. LISTE D’ATTESA, IN SARDEGNA AVVIATA RIFORMA CUP REGIONALE

Approvato in Sardegna il progetto operativo della giunta regionale per la riorganizzazione e l’operatività dei Centri unici di prenotazione. Si tratta “di un passo concreto verso la modernizzazione e l’efficientamento del sistema di prenotazione- spiega l’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi- con l’obiettivo di migliorare la gestione delle disdette e ridurre i cosiddetti ‘no-show’- le mancate presentazioni alle visite, senza preavviso- attraverso sistemi di recall automatizzati e manuali, l’utilizzo di liste attive e campagne di comunicazione mirate”.


Soddisfatta anche la presidente della Regione, Alessandra Todde, che interviene così sui social: “Chiunque abbia avuto bisogno di prenotare una visita o un esame sa quanto sia importante poter contare su un sistema efficiente, trasparente e semplice da utilizzare”. È da qui, ricorda, “che parte il progetto che abbiamo approvato oggi in giunta: la riorganizzazione del cup regionale, che ha l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni”. Il nuovo progetto, ricorda la governatrice, prevede sistemi di recall automatizzati e manuali per ricordare gli appuntamenti e gestire in modo rapido le disdette, e liste attive per ottimizzare le disponibilità: “Gli utenti senza prenotazione vengono inseriti in una lista- spiega Todde- e ricontattati automaticamente quando, a seguito di una disdetta, si libera uno spazio”. Ancora, previste campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull’uso corretto del servizio. Una prima fase di sperimentazione, sottolinea Todde, è già stata avviata nella asl del Medio Campidano, “con l’obiettivo di verificare sul campo l’efficacia delle nuove procedure, che saranno estese progressivamente a tutto il territorio regionale entro l’anno”.
Un intervento, chiude la presidente, che segna “un ulteriore passo nel percorso di riorganizzazione della sanità sarda.
Sappiamo che c’è ancora molto da fare, continueremo a lavorare, insieme alle aziende sanitarie, per renderla più efficiente”.

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