
Nel corso del 35° congresso Escmid Global (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases) di Vienna, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS ha presentato i dati preliminari dello studio DENG-VAC, condotto dalla dr.ssa Alessandra D’Abramo, che ha avuto come obiettivo principale quello di monitorare l’efficacia del nuovo vaccino per prevenire l’infezione da virus dengue.
Lo riporta una nota dello Spallanzani. Tra i primi centri pubblici in Italia a somministrare il vaccino contro la dengue TAK003 – QDENGA a partire dal 20 febbraio 2024, presso l’Ambulatorio di malattie tropicali e del viaggiatore, lo Spallanzani ha coinvolto nello studio 143 persone vaccinate suddivise in tre gruppi: il Gruppo 1 comprendeva persone che non avevano mai incontrato il virus (sieronegativi), il Gruppo 2 persone con una passata infezione (sieropositivi) e il Gruppo 3 persone con infezione acuta da dengue.
Come spiegato dalla dr.ssa Alessandra D’Abramo, “Dei 143 soggetti arruolati, 13 non hanno ricevuto la seconda dose e 7 hanno ricevuto il vaccino QDENGA almeno 3 mesi dopo l’infezione da dengue. Non sono state osservate reazioni avverse gravi e solo un soggetto vaccinato ha contratto un’infezione da virus-vaccinico dengue confermata. I nostri dati preliminari hanno mostrato come il vaccino TAK003 sia sicuro ed efficace. Comunque, sono in corso ulteriori analisi su questa coorte”. TAK-003 è un vaccino tetravalente vivo attenuato basato che fornisce la struttura genetica dei quattro virus presenti nel vaccino. Attualmente il vaccino è autorizzato per l’uso in persone sane tra i 4 e i 60 anni, indipendentemente da precedente esposizione al virus. Il vaccino va somministrato in un protocollo a due dosi (0 e 3 mesi).