• Lun. Dic 9th, 2024

Creare percorsi di solidarietà e accompagnamento verso il mondo del lavoro per giovani con fragilità e le loro famiglie.

Questi gli obiettivi del Progetto G.I.O.I.A., acronimo di “Giovani”, “Impegno”, “Occupazione”, “Inclusione”, “Accoglienza”, l’iniziativa inaugurata a Roma e realizzata dall’Ambasciata dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede in collaborazione con il Gran Priorato di Rorna dell’Ordine di Malta, proprietario delf irnmobile che ospita il progetto, e la cooperativa sociale Diversa Arte. L’iniziativa, interamente finanziata con donazioni provenienti da privati nordamericani e italiani, si propone di favorire l’inclusione sociale e l’autonomia dei giovani con disabilità attraverso la creazione di percorsi di accogli enza e di formazione professionale nel settore turistico e alberghiero.

L’evento ha visto la partecipazione di Fra’ John Dunlap, Gran Maestro dell’Ordine di Malta e del Card. Gianfianco Ghirlanda, Patrono dell’Ordine. Presenti anche la Presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, e il Presidente dell’VIII Municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri. L’iniziativa costituisce un progetto integrato che vede al centro la nascita di una “Casa vacanze con finalità sociale” in Via Ostiense, a Roma all’interno di un complesso di appartamenti appartenente al Gran Priorato di Roma, quattro dei quali sono stati completamente rinnovati e adattati per le specifiche esigenze dei futuri ospiti del Centro.

Si tratta di una struttura ricettiva e di una casa di accoglienza con una duplice missione: da un lato, accogliere i ragazzi con disabilità per soggiorni di durata progressiva per poter fare esperienza di vita autonoma al di fuori del nucleo familiare e, dall’altro, offrire loro un percorso di formazione professionale e di inserimento nel settore turistico grazie al lavoro in una vera Casa vacanze aperta al pubblico e che fa parte integrante del Centro. I ragazzi, supportati da tutor professionali ed esperti, vivranno infatti un’esperienza varia e completa, occupandosi della gestione di una piccola struttura ricettiva, dalle prenotazioni via computer alla cura delle camere, fino all’accoglienza degli ospiti. Il progetto permetterà ad un gruppo iniziale di 10-12 ragazzi, per un periodo fino a 3 anni, di integrarsi progressivamente nella società in un ambiente inclusivo e acquisire nuove competenze utili per il successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Frà John Dunlap, ha dichiarato: “L’avvio delle attività del Centro all’Ostiense che ospita il progetto G.I.O.I.A. è importante per i giovani che lo frequenteranno e vi abiteranno. Lo è anche per l’Ordine di Malta, che avvia a Roma un progetto per ora piccolo, ma molto vicino alla sua missione originaria e che, insieme a molti altri nel mondo, ci ricorda che il carisma dell’Ordine non consiste solo nel realizzare opere di accoglienza e di assistenza, ma anche e soprattutto nel servire il Signore con il nostro lavoro, la nostra serenità, il nostro spirito di fratellanza e con il voler bene al Prossimo.”

Il Gran Priore di Roma dell’Ordine di Malta ha ritenuto opportuno richiamare il Vangelo di San Matteo 25,40): “Ogni volta che avrete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli piu piccoli, l’avrete fatto a me”. Ha inviato un messaggio il ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli: “L’inaugurazione di oggi è un segnale prezioso, un esempio concreto di come sia possibile rendere la società un posto più inclusivo, creando opportunità per l’autonomia e l’occupazione delle persone con disabilità, contribuendo ad un cambio di prospettiva culturale che, partendo dalla valorizzazione delle competenze di ognuno, guarda alle potenzialità e non ai limiti. C’è ancora molta strada da fare, ma il momento storico che viviamo ci offre l’occasione di invertire l’ordine delle priorità e investire innanzitutto sul valore di ogni persona”. 

Così la presidente Celli: “Il Centro G.I.O.I.A. è un esempio concreto di corne sia possibile trasformare solidarietà e collaborazione in opportunità reali per i giovani adulti con disabilità e le loro famiglie. Questo progetto non solo abbatte barriere fisiche e culturali, ma costruisce un futuro inclusivo, dove ciascuno è valorizzato e sostenuto. Roma Capitale affranca con convinzione iniziative come questa, che rendono la nostra città piu forte, solidale e capace di rispondere ai bisogni di tutti. Ringrazio l’Ambasciata del Sovrano Militare Ordine di Malta, la Cooperativa Sociale Diversa Arte, il Gran Priorato di Roma e tutti i promotori per il loro impegno e la loro visione, che prendono forma in un modello virtuoso di innovazione sociale”.

Il primo sponsor del progetto, Mr. Richard Kelly, Dallas, Texas, ha fatto sapere: “Mi dispiace non poter essere presente all’inaugurazione del Centro Ostiense e del Progetto, ma sono con voi con il cuore e auguro grande successo a un’operazione innovativa e coraggiosa. Ho offerto volentieri il mio aiuto alla realizzazione del progetto anche perché si sviluppa in un immobile dell’Ordine di Malta, è condotto dalla sua Ambasciata presso la Santa Sede e, nella città ove hanno sede il cuore e il centro vitale dell’Ordine, e aggiunge a quelle già esistenti attività aderenti allo spirito fondante e al carisma che il nostro Ordine custodisce e segue da quasi 1.000 anni”. “Noi della Cooperativa Sociale Integrata Diversa Arte onlus – hanno fatto sapere- siamo felici di essere parte di questo importante ed innovativo progetto che rappresenta una preziosa opportunità di crescita personale e professionale per giovani adulti con disabilità e che promuove l’inclusione, l’autonomia e lo sviluppo delle competenze, offrendo a ciascuna persona la possibilità di esprimere il proprio potenziale in un contesto stimolante e rispettoso delle diversità”. Il progetto si inserisce in un contesto in cui le opportunità per le persone con disabilità sono estremamente limitate: secondo le ultime rilevazioni, solo il 47% delle persone con disabilità trova un impiego in Italia e a Roma solo il 20% delle case vacanza offerte sui portali on line è accessibile in maniera inclusiva a portatori di disabilità non in grado di muoversi autonomamente.

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