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Psichiatria: la struttura tariffale TARPSY ha frenato la crescita dei costi in Svizzera

Set 13, 2024

Nella sua seduta del 13 settembre, il Consiglio federale è stato informato dello studio dell’Osservatorio svizzero della salute (Obsan) su TARPSY, la struttura tariffale per le prestazioni stazionarie di psichiatria. Il rapporto fa il punto sull’impatto del nuovo sistema tariffale sull’evoluzione dei costi, sull’accesso alle cure psichiatriche e sulla loro qualità nel settore ospedaliero.

Introdotto nel 2018, TARPSY è un sistema tariffale forfettario che disciplina e uniforma la rimunerazione di tutte le prestazioni stazionarie di psichiatria in Svizzera tramite importi forfettari. Questi importi forfettari al giorno sono stabiliti in funzione della diagnosi, dell’età del paziente e della gravità della malattia. Le tariffe sono negoziate tra gli ospedali e gli assicuratori.

Per determinare gli effetti del nuovo sistema tariffale sui costi, sull’accesso alle cure psichiatriche e sulla loro qualità, l’Ufficio federale della sanità pubblica ha incaricato l’Obsan di realizzare uno studio. Dalle conclusioni di quest’ultimo emerge che TARPSY ha permesso di raggiungere l’obiettivo di frenare l’aumento dei costi nell’ambito delle cure psichiatriche stazionarie. Le spese hanno infatti potuto essere contenute senza ripercussioni visibili sull’accesso alle cure e sulla loro qualità. Dall’introduzione di TARPSY, le tariffe di base (anche dette «prezzi di base») sono tendenzialmente diminuite. La durata media delle degenze ha seguito lo stesso andamento, ma il livello di gravità medio dei casi e il numero di ricoveri sono aumentati. Questo incremento è da attribuire alla destigmatizzazione delle malattie mentali, all’invecchiamento della popolazione e al contesto generale di crisi (COVID-19, tensioni geopolitiche, cambiamenti climatici).

Mantenimento della qualità delle prestazioni

Sono state studiate anche la qualità delle cure e l’assistenza ai pazienti. Gli indicatori analizzati tendono a mostrare che, dall’introduzione di TARPSY, la qualità non è né migliorata né peggiorata. Sebbene sia stato constatato l’aumento del ricorso alle misure restrittive della libertà e alle sostanze psicotrope, ma le ragioni non sono chiare. Non vi è stata né diminuzione delle risorse di personale né compromissione dell’assistenza ai pazienti.

Per quanto riguarda l’accesso alle cure, gli esperti constatano che il settore psichiatrico è sottoposto a forti tensioni in diverse regioni: la mancanza di posti per rispondere alle esigenze crescenti mette sotto pressione il settore stazionario. Tuttavia l’introduzione di TARPSY non ha alcun ruolo in questa situazione. La nuova struttura tariffale ha invece consentito di migliorare la trasparenza delle prestazioni fornite.

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