• Gio. Ott 24th, 2024

Sport intensivo: impatto negativo sui bambini? Congresso SIPPS a Firenze

“A Firenze abbiamo parlato dell’importanza dell’attivitĂ  sportiva, che alcuni bambini ancora in etĂ  ancora prematura, precoce, svolgono a livelli qualitativi intensivi.

Un fatto, questo, che può avere un impatto negativo o comunque da valutare in maniera scientifica su alcune funzioni importanti riguardanti la loro crescita, lo sviluppo fisico, lo sviluppo psicologico, la possibile comparsa di patologie a livello dell’apparato osteoarticolare, disturbi del ciclo mestruale, disturbi del comportamento alimentare e disturbi del comportamento in generale”.

Lo ha spiegato Marcello Bergamini, pediatra a Ferrara, in occasione della seconda giornata di lavori del XXXVI Congresso Nazionale della SocietĂ  Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), che si è chiuso ieri al Palazzo degli Affari del capoluogo toscano.

“Sono bambini ancora in fase evolutiva- ha proseguito- che vengono sottoposti a carichi di lavoro veramente importanti, spesso inappropriati in rapporto alla loro etĂ ”.

“Il pediatra di famiglia- ha poi tenuto a informare- deve essere cosciente che questa problematica interessa all’incirca un 3-5% della sua popolazione infantile ma che è di notevole impatto. Deve dunque essere in grado di monitorare costantemente la crescita, lo sviluppo, la funzione sessuale e riproduttiva di questi bambini e di queste ragazzine, fino all’etĂ  adulta”.

Le parole di Marcello Bergamini sono giunte a margine della presentazione della Consensus ‘Il bambino e l’adolescente che praticano sport’. “Nel corso del Congresso- ha concluso- abbiamo parlato di questa Consensus intersocietaria che riguarderĂ  12 domande chiave, relative al possibile impatto dell’attivitĂ  sportiva di livello intensivo, non solo sulle prestazioni fisiche dei bambini ma anche su patologie importanti. Abbiamo quindi focalizzato l’attenzione su esiti di salute importanti, non solo sulle anomalie di carattere fisiologico o fisiopatologico che possono essere studiate”.

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