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PER SALVARE CILIEGIE VIGNOLA ORA SI SPERIMENTA SCUDO GREEN

Giu 10, 2024

Uno scudo contro piogge torrenziali, grandine e insetti che protegge le ciliegie senza fare uso di sostanze chimiche. Si tratta del nuovo sistema ‘green’ di difesa ideato dall’ente di ricerca Ri.Nova di Cesena, in collaborazione con l’Alma Mater di Bologna e il Consorzio della ciliegia di Vignola. Si tratta di un sistema di copertura dei frutteti a ‘monoblocco’.

In cosa consiste? Una prima tipologia prevede una copertura antipioggia a doppio strato e una rete contro la drosofila (il moscerino della frutta) sul perimetro. La seconda invece comprende quattro differenti tipologie di copertura. I due impianti proteggono foglie e frutti dalla pioggia, dalla grandine e dagli insetti. Inoltre, facendo ombra, modificano sia la temperatura sia la luminosità del frutteto. “Le attività sperimentali che attueremo da qui a fine luglio ci permetteranno di valutare i benefici che questi nuovi sistemi possono portare anche in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale”, spiega Daniele Missere, responsabile del progetto per Ri.Nova. Le aspettative per il progetto, chiamato ‘Smile’, sono alte. “Rispetto agli impianti scoperti- spiega ancora Missere- recenti ricerche mostrano una diminuzione dell’utilizzo di sostanze chimiche insetticide pari al 50% e fungicide intorno al 30%” grazie a questi nuovi tipi di copertura delle ciliegie. Inoltre va aggiunto il risparmio idrico per l’irrigazione, “con una diminuzione dei consumi d’acqua di circa il 30%.

Infine- segnala Missere- l’utilizzo dei sistemi multifunzionali studiati da ‘Smile’ dovrebbe garantire un numero di ore, tra manodopera in campo e post-raccolta, pari a più di un centinaio di posti di lavoro”. A beneficiare del progetto ‘Smile’ saranno in primis le aziende agricole del Consorzio della ciliegia di Vignola, che conta circa 700 imprese e oltre 800 ettari di ciliegio coltivati, con un potenziale produttivo di circa 16.000 tonnellate all’anno. Questi sistemi di difesa porteranno “sicuri benefici economici alle aziende agricole- sostiene Missere- derivati dalla garanzia di ottenere produzioni di elevata qualità anche in annate con frequenti piogge a ridosso della raccolta o emergenze fitosanitarie. A questo si aggiunge anche la possibilità di coltivare e produrre ciliegie di varietà di fascia premium sensibili al cracking”.

I responsabili del progetto stimano che utilizzando questo tipo di scudo sui ciliegi per cinque-dieci anni, su una superficie di almeno 100 ettari, si potrebbe avere “una ricaduta economica in termini di produzione lorda vendibile di circa quattro milioni di euro l’anno, considerando rese e prezzi di vendita medi”, riducendo anche gli scarti e i costi per la raccolta e la cernita dei frutti. Secondo Missere, “gli eventi climatici di questi giorni rendono ancora più evidente come la protezione da pioggia e grandine stia diventando un fattore sempre più imprescindibile per ottenere produzioni di qualità capaci di garantire soddisfazione al consumatore e un reddito al frutticoltore. A questo va aggiunto che gran parte degli areali dove si coltivano ciliegie è sotto la costante minaccia di nuovi insetti alieni, come la drosophila e la cimice asiatica, difficili da controllare e molto dannosi per le piante”. 

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