• Sab. Ott 5th, 2024

Coralli giganti, ultima frontiera per salvare gli oceani

Hanno le dimensioni di diversi autobus impilati uno sull’altro, ma sono fragilissime: sono le colonie di coralli giganti che popolano alcuni fondali marini, organismi favolosi ma a rischio di estinzione la cui salvaguardia è cruciale per il nostro pianeta.

Sono infatti l’equivalente marino delle sequoie, gli alberi piĂą imponenti della Terra e come loro custodiscono informazioni uniche su clima, ambiente e biodiversitĂ . Proprio per salvare queste macchine del tempo naturali, minacciate dai cambiamenti climatici, è nato il progetto “Map the Giants”, che lancia una campagna di crowdfunding per finanziare una spedizione scientifica. L’obiettivo è esplorare gli atolli piĂą remoti delle Maldive che potrebbero ospitare alcuni fra gli esemplari piĂą maestosi di coralli giganti. L’iniziativa fa parte della VI edizione di BiUniCrowd dell’UniversitĂ  di Milano-Bicocca che permette alla comunitĂ  universitaria di ottenere sostegno e visibilitĂ  dall’esterno.

«Non vogliamo solo trovare i coralli giganti, ma anche mapparli e identificarne le specie, misurarli e stabilirne lo stato di conservazione: alcune colonie di corallo producono ancora cloni di larve che si sono insediate centinaia di anni fa, e potrebbero costituire preziose testimonianze di adattamento, utili per salvare la scogliere coralline del futuro», spiega Simone Montano, ricercatore del Dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra (DISAT) e del MaRHE Center dell’UniversitĂ  di Milano-Bicocca e responsabile del progetto. «Un altro tassello importante è quello di cambiare la prospettiva attraverso la quale si conservano e proteggono i coralli sensibilizzando l’opinione pubblica sul valore inestimabile di questi organismi, veri e propri monumenti marini».

L’UniversitĂ  di Milano-Bicocca dal 2009 ─ grazie al suo centro di ricerca MaRHE – Marine Research and High Education Center sull’isola di Magoodhoo nell’Arcipelago delle Maldive ─ studia lo stato di salute dei coralli: questi ecosistemi marini, pur ricoprendo solo lo 0,1 per cento dei nostri oceani, ospitano piĂą di un quarto di tutte le specie marine conosciute, proteggendo le coste dall’erosione e permettendo la sussistenza di quasi un miliardo di esseri umani. Ecco perchĂ© l’ateneo ha deciso di supportare â€śMap the Giants”. Come? Per sviluppare il progetto è stata avviata una campagna per raccogliere 10.000 euro su Ideaginger.it, la piattaforma di crowdfunding con il tasso di successo piĂą alto in Italia: una volta raggiunto il 50% dell’obiettivo, l’UniversitĂ  di Milano-Bicocca cofinanzierĂ  la campagna di crowdfunding con ulteriori 5.000 euro. 

Ma le collaborazioni non finiscono qui, dato che il gruppo di ricerca lavora giĂ  da tempo con l’Acquario di Genova proprio sul tema della conservazione dei coralli attraverso l’attivitĂ  di ricerca congiunta svolta presso la sede genovese del MaRHE Center ospitata all’interno dello stesso Acquario. Collaborazione che adesso si estende anche alla campagna di crowdfunding attraverso alcuni biglietti che l’Acquario ha messo a disposizione gratuitamente e che il team userĂ  come ricompensa per i donatori piĂą generosi. Intanto, la settimana scorsa anche la rivista Nature ha parlato di “Map the Giants” mettendo in evidenza la potenzialitĂ  di un progetto basato sulla “citizen science initiative”.

Per sostenere “Map the Giants” basta collegarsi alla pagina della campagna e fare una donazione scegliendo il metodo di pagamento preferito. Tra le ricompense per i sostenitori c’è anche l’opportunità di ricevere dei ringraziamenti “subacquei”, partecipare a un aperitivo in Bicocca con tutto il team, adottare un corallo che verrà trapiantato su una porzione di reef danneggiata e ricevere le due entrate all’Acquario di Genova. 

Giulia Bondolfi

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