• Mer. Ott 9th, 2024

SANITA’. STOP NUOVI OSPEDALI IN SARDEGNA

“Realizzare nuovi ospedali non è un costo, ma un risparmio. Verrebbero eliminati tutti gli sprechi di denaro legati al fatto che quelli attuali sono per lo più realizzati con concezioni superate”. 

Così Antonello Peru, coordinatore di Sardegna al CentroVenti 20 e neoeletto consigliere regionale, interviene dopo la circolare della direttrice generale dell’assessorato alla Sanità, Francesca Piras, che, con il cambio di esecutivo in corso, ha sospeso la delibera della giunta uscente per la progettazione di nuovi ospedali a Cagliari, Sassari, Alghero e nel Sulcis. “Realizzare nuovi ospedali, e riqualificare quelli esistenti, significa anche razionalizzare e organizzare meglio la funzionalità delle discipline connesse al dialogo tra servizi ospedalieri, utili a generare un enorme risparmio energetico-ricorda Peru- e, soprattutto, a distribuire e organizzare al meglio tutti gli operatori sanitari”. 

Nella scorsa legislatura, prosegue, “ho ribadito più volte che serviva un netto cambio di mentalità, e ho fatto spesso l’esempio dell’ospedale di Sassari, oggi concepito in dimensione verticale, con sette palazzine che provocano una forte dispersione energetica e in cui non si dialoga tra le discipline mediche”.

Purtroppo, rimarca l’ex azzurro, “si è sprecata una grande opportunità e si doveva approfittare di un’occasione storica, quella della disponibilità finanziaria, per rendere gli ospedali più funzionali, più moderni, con tecnologie avanzate. In poche parole, strutture adatte per una sanità del 2024 e non per quella degli anni ’70 o ’80”. L’auspicio è che la nuova giunta, “oltre al tema fondamentale dell’edilizia sanitaria, proceda con la riorganizzazione delle reti ospedaliere, per fare in modo che si possa finalmente fare prevenzione e riabilitazione- spiega Peru-. Se si procederà su questa strada, potrò garantire da subito la mia piena disponibilità a collaborare”. Probabilmente, conclude, “dai banchi di quella che prima era maggioranza sarebbe giusto anche fare un’analisi su ciò che è stato fatto e su ciò che si poteva fare per avviare nel concreto una seria e innovativa politica di edilizia sanitaria. Se qualcuno mi avesse ascoltato e avesse dato seguito da subito alle parole, forse il risultato elettorale sarebbe stato diverso”.

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