TERAPIA COVID, USO MONOCLONALI PER APPENA 7.500 PAZIENTI

"Al momento, da quando è stato autorizzato l'uso dei monoclonali sono stati trattati circa 7.500 pazienti. C'è dunque un uso piuttosto regolare nel tempo, non è un uso particolarmente intensivo, il numero dei trattamenti non è particolarmente elevato".
Lo dice Patrizia Popoli, presidente della commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia del farmaco di Aifa, ai microfoni di 'Radio anch'io', contenitore di RaiRadio1. Popoli aggiunge che "questo dipende anche dal fatto che, per poter essere somministrati, questi farmaci richiedono che il soggetto o venga ricoverato in ospedale per ricevere il trattamento o venga ricoverato presso una struttura che consenta un monitoraggio degli eventi avversi".
L'esponente di Aifa precisa, inltre, che "non è una cosa che si possa fare in casa e per questo motivo, probabilmente, il numero non è elevatissimo. Oltretutto ci si attende ovviamente che con il proseguire della campagna vaccinale i soggetti che si ammalano siano sempre di meno". Popoli conclude: "In questo periodo ci sono meno soggetti positivi, meno casi di infezione e questa è la prova principale che i vaccini funzionano. Di conseguenza anche i farmaci che vengono utilizzati per il trattamento dei soggetti che hanno contratto l'infezione sono utilizzati di meno".