SARDEGNA PRIMA REGIONE BIANCA. SOLINAS, GRANDE RISULTATO GRAZIE ALLA POPOLAZIONE
Da lunedi' primo marzo la Sardegna passera' dalla zona gialla a quella bianca, prima regione in Italia a ottenere il riconoscimento. Il via libera e' arrivato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha assegnato i nuovi colori alle regioni con la nuova ordinanza. In queste ore e' in corso un tavolo di confronto tra ministero, Iss e Regione Sardegna per definire le modalita' attuative del passaggio.
"Bisogna stare attenti e proseguire col rispetto delle regole- il commento di Emilia Deiana, presidente di Anci Sardegna-.Non lanciare messaggi sbagliati e continuare a chiedere controlli in ingresso. Bisogna accelerare sulla campagna vaccinale e programmare la gestione del periodo estivo. Non si abbassi la guardia".
"Un grande risultato ottenuto grazie all'impegno di tutti i cittadini sardi, ma un punto di partenza piuttosto che di arrivo". Cosi' il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, commenta la classificazione dell'isola a zona bianca, stabilita dal governo. "È il risultato dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi- sottolinea- delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell'osservanza delle regole di sicurezza, della loro partecipazione allo screening di massa che sta entrando nella sua fase numericamente piu' rilevante". Per questo, prosegue il presidente della Regione, "dobbiamo considerare questo riconoscimento come un motivo in piu' per mantenere alta la guardia contro il virus, affinche' lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti.
La zona bianca non rappresenta certamente un invito al 'liberi tutti', alla mitigazione delle precauzioni e delle norme di sicurezza; deve essere anzi interpretata da tutti noi come una sprone alla massima responsabilita'". Da questo risultato puo' scaturire una ripresa graduale di attivita' produttive, "che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia- spiega Solinas- Ma tutto deve essere fatto con prudenza e attenzione.
Confermo il mio fermo intendimento di proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio regionale, a tutela della salute, che non impedira' ma anzi facilitera' la libera circolazione delle persone. Ho gia' avuto interlocuzioni con il governo e con il ministro Roberto Speranza, al quale ho chiesto l'intesa. Confidiamo che con il nuovo governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione nei confronti di un sistema, che sara' garanzia per i sardi e per i turisti, e che fara' della Sardegna una terra sicura e sempre piu' ospitale".