SANITA'. NEL CAGLIARITANO ALLARME POSTI LETTO ORTOPEDIA

Nel Cagliaritano è allarme posti letto in ortopedia. A denunciare la situazione è Emanuele Cabras- rappresentante del sindacato dei medici "Cimo" nel Brotzu, il principale ospedale della città- che parla di "situazione insostenibile". Nel dettaglio, in base ai numeri forniti dallo stesso sindacato, dal 2019 ad oggi nei reparti di ortopedia e traumatologia dell'area vasta di Cagliari sono stati tagliati 24 posti letto, ridimensonamento frutto della chiusura dell'ospedale Marino e della riorganizzazione delle unità operative durante la pandemia, e della necessità di reperire posti da destinare ai pazienti Covid.
Ma il numero di posti letto di ortopedia prima dell'emergenza sanitaria (108 in totale, suddivisi tra l'Arnas Brotzu, il Santissima Trinità, la Clinica ortopedica universitaria e l'Ortopedia e microchirurgia ricostruttiva del Marino) "risultava già ampiamente inferiore rispetto sia agli standard previsti dal decreto ministeriale del 2015- spiega Cabras- che dalla delibera della giunta regionale del 2018. Entrambi prevedono per l'area vasta di Cagliari 132 posti letto di traumatologia e ortopedia nelle strutture pubbliche. Oggi, invece, se ne contano 81".
Rispetto agli standard, dunque, a Cagliari mancherebbero 51 posti letto, "e la situazione è destinata a peggiorare- sottolinea Cabras-. A breve, infatti, chiuderà il reparto di ortopedia 2 dell'Arnas Brotzu".
Una situazione insostenibile, prosegue, perché l'area vasta di Cagliari rappresenta "non solo il punto di riferimento per patologie complesse, ma anche il paracadute per coloro che non trovano risposte nelle strutture delle province limitrofe". Il tasso di occupazione dei posti letto all'Arnas Brotzu nel 2022 si attestava al 125%, ricorda Cabras, e nei primi mesi del 2023 al 110%, "con un conseguente sovraccarico di lavoro notevole per il personale sanitario e l'aumento del rischio di complicanze e di errori clinici. È impensabile immaginare di far fronte ad un tale flusso di pazienti riducendo ulteriormente i posti letto". Per questo, conclude, "abbiamo chiesto un incontro con la direzione ospedaliera, per analizzare la situazione e individuare possibili soluzioni che possano far fronte alle necessità del personale e alle esigenze dei pazienti. Ci auguriamo di essere convocati rapidamente per risolvere un problema che rischia di ripercuotersi in modo drammatico sulla tutela della salute dei cittadini".