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Prevenzione contagio coronavirus, "con la febbre si sta a casa"

"Ricordiamoci una regola importantissima: con la febbre si sta a casa. Purtroppo noi abbiamo avuto degli importanti focolai causati da persone che sono andate in giro e persino a lavorare con la febbre. Questo oggi non è ammissibile". 

Lo ha detto Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all'Università di Pisa e responsabile delle emergenze epidemiologiche della Regione Puglia, a margine della riunione che si è svolta in Prefettura a Bari alla presenza di tutti i prefetti e delle autorità di sicurezza dei sei capoluoghi di provincia e del governatore Michele Emiliano, chiesta da quest'ultimo per fare il punto sull’andamento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per affrontare il tema dei controlli e del rispetto delle normative.

“Noi dobbiamo fare la nostra parte, il cittadino deve fare la propria parte", ha proseguito. "Le regole sono sempre quelle: cerchiamo di stare distanti, cerchiamo di indossare la mascherina quando siamo in presenza di altri sconosciuti e soprattutto nei luoghi chiusi e laviamoci le mani. Quello che abbiamo fatto - ha detto il Lopalco - è dare concretezza a quello che fino ad oggi molti hanno concepito come uno slogan, cioè: dobbiamo convivere con il virus.C’è un virus che circola, che all’inizio dell’anno ha creato una crisi importantissima. Noi adesso questo virus lo conosciamo, sappiamo come gestirlo.Dobbiamo trasformare quella che fino a ieri era un’emergenza sanitaria in quella che è la normale, ordinaria amministrazione di una epidemia”, ha sottolineato.

“Su questo noi siamo pronti. Oggi in Prefettura abbiamo parlato di controlli e di regole. Le regole ci sono, abbiamo regolamentato davvero ogni attività, i controlli devono essere intensificati. Abbiamo anche avuto i numeri e sono dei numeri impressionanti, perché sono migliaia i controlli che le Forze dell’ordine hanno fatto nelle scorse settimane e continuano a fare. Il mio appello personale e accorato – ha concluso Lopalco - è quello di ristabilire una forte alleanza fra il cittadino pugliese, un cittadino maturo che deve rendersi conto che dobbiamo continuare a vivere convivendo con questo virus, e lo Stato e la Sanità”.

Lopalco ha specificato che tra le persone che sono andate in giro e a lavorare anche con la febbre sviluppando importanti focolai di Covid “ci sono anche purtroppo professionisti”.

 
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