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'NASTRO ROSA', LA SCHERMA PER LE DONNE CON TUMORE AL SENO

Il Paese che vanta il primato europeo di pazienti oncologici guariti si unisce alla Federazione più medagliata dello sport italiano ai Giochi Olimpici, per una nuova grande sfida da condurre e provare a vincere insieme. 

E' il progetto 'Nastro Rosa', uno dei fiori all'occhiello delle attività che la Federazione Italiana Scherma ha messo in campo nell'ambito delle iniziative risultate vincitrici nei bandi promossi da Sport e Salute per la diffusione dell'attività sportiva: la disciplina entra nel programma di riabilitazione delle donne operate di tumore al seno e, nella fase attuativa condotta dal club tuscolano campione d'Italia in carica, si aggiunge il supporto scientifico di medici e docenti universitari della Breast Unit del Policlinico Tor Vergata, dell'UniRoma2 e dell'Università di Messina. Testimonial d'eccezione, nella duplice veste di medico-schermidore, è Daniele Garozzo: l'oro olimpico nel fioretto a Rio 2016, laureato in Medicina proprio a Tor Vergata, è impegnato come ricercatore nello 'Studio Fenice' (FENcing in non metastatiC brEast), che parallelamente alle lezioni di scherma del 'Nastro Rosa' si focalizzerà, per due anni a partire dalle prossime settimane, sull'incidenza del progetto. L'obiettivo è approfondire come e quanto la corretta alimentazione e l'attività sportiva riducano il rischio di recidiva di malattia, e i primi risultati saranno valutati tra un anno. Oltre al Frascati Scherma sono coinvolte altre 13 società schermistiche in tutta Italia (Podjgym Avellino, CS Arno, I Marsi di Avezzano, CS Empoli, CS Terni, Pietro Micca Biella, CS Sassarese, Accademia Scherma Fermo, CS Anzio, CUS Cassino, CS Jesi, Malaspina Massa e Società del Giardino Milano). 

E proprio per la grande importanza dell'iniziativa, il Consiglio federale presieduto da Paolo Azzi ha deciso d'istituire un Gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dal vicepresidente federale Vincenzo De Bartolomeo con lo scopo di creare una piattaforma in cui inserire le prime informazioni e linee guida sullo sviluppo dell'iniziativa da condividere con le società che stanno avviando il lavoro in questo periodo.

"Il progetto è nato qualche anno fa, come esperienza locale- il commento del presidente FIS, Azzi- Ma si è capito subito che era un progetto che riscuoteva successo fornendo un'attività utile". Per Garozzo "è importante che le pazienti riprendano una vita normale e allenarsi con dei campioni mondiali può essere un grande stimolo. E' una grande emozione poter parlare da medico del progetto 'Nastro rosa'. Forse l'unico punto debole poteva essere l'assenza di evidenze e dati scientifici ma siamo qui proprio per produrli. Perché scegliere la scherma? Perché è lo sport migliore? Scherzi a parte, è positivo che sia molto coinvolta la muscolatura del braccio per ridurre il rischio di linfedema e di problemi all'articolazione nel post-operatorio".

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