MEDICINA DI GENERE, UOMO O DONNA FA LA DIFFERENZA ANCHE NELL' INFIAMMAZIONE

Come spiega la Prof.ssa Elisabetta Vegeto dell'Università di Milano, che è intervenuta nel corso della sessione "Sex and Gender Differences", tenutasi durante il 15th World Congress on Inflammation (5-8 giugno, Roma), organizzato dalla Società Italiana di Farmacologia (SIF) e dall’International Association of Inflammation Societies (IAIS).
"Negli ultimi anni la ricerca nell'ambito della medicina di genere - afferma la Prof.ssa Elisabetta Vegeto - ha fatto molti progressi: numerosi studi hanno, infatti, dimostrato come nelle donne in età fertile risulti minore il rischio rispetto agli uomini di contrarre una vasta gamma di malattie, tra cui quelle a base infiammatoria. Penso, per esempio, all'aterosclerosi, all'osteoporosi, alle malattie neurodegenerative e alle infezioni. Un fenomeno riconducibile agli ormoni sessuali femminili che regolano la vita riproduttiva e contribuiscono a modulare il processo infiammatorio e la risposta immunitaria".
In particolare, un ruolo importante nella regolazione del processo infiammatorio è affidato agli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, prodotti a partire dalla pubertà per tutto il periodo fertile sino a calare drasticamente con la menopausa.
Tra le patologie che mostrano differenze di genere importanti troviamo le malattie autoimmuni, che colpiscono soprattutto le donne.