GRAVIDANZA, SELENIO E MAGNESIO FRENANO L' IPERTENSIONE NEI BAMBINI

I bambini che sono stati esposti a livelli più elevati di minerali (manganese e selenio), durante la gravidanza delle madri hanno un rischio inferiore di ipertensione, secondo uno studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora (USA) e pubblicato su Environmental Health Perspectives.
I ricercatori hanno analizzato i livelli di metalli tossici e tracce di minerali nei campioni di sangue prelevati da quasi 1.200 donne nell'area di Boston, che hanno partorito tra il 2002 e il 2013 e hanno scoperto che livelli più elevati di selenio o manganese nel sangue delle madri erano associati a livelli più bassi della pressione nei loro bambini durante le visite cliniche da 3 a 15 anni dopo. I ricercatori hanno anche osservato che il manganese aveva una relazione inversa più forte con la pressione sanguigna infantile quando i livelli ematici materni di cadmio, un metallo pesante tossico, erano più alti, suggerendo che il manganese abbassa in parte la pressione sanguigna contrastando l'effetto del cadmio che aumenta la pressione sanguigna.
«Questi risultati suggeriscono che livelli sani di selenio e manganese nella dieta delle madri, durante la gravidanza, possono proteggere i loro bambini dallo sviluppo della pressione alta- afferma il prof. Noel Mueller del Dipartimento di Epidemiologia della Bloomberg School e autore senior dello studio- Questo lavoro mette in evidenza l'importanza della nutrizione e delle esposizioni ambientali nell'utero per la salute cardiovascolare del bambino e, mentre continuiamo a svolgere ulteriori ricerche, potrebbe eventualmente portare a linee guida nutrizionali aggiornate e normative ambientali volte a prevenire le malattie».
Per ogni raddoppio dei livelli di selenio materno, la pressione sanguigna sistolica dei bambini è risultata in media inferiore di 6,23 punti. Il manganese ha mostrato una relazione simile, sebbene più debole, con la pressione sanguigna: un raddoppio dell'esposizione è stato associato a una pressione sanguigna sistolica inferiore di 2,62 punti in media.
L'ipertensione è uno dei principali fattori di rischio modificabili per altre patologie debilitanti e mortali tra cui malattie cardiache, ictus, insufficienza renale e morbo di Alzheimer. E’ definita come pressione sanguigna sistolica superiore a 130 mm Hg o pressione sanguigna diastolica superiore a 80 mm Hg. Ricerche precedenti suggeriscono che la predisposizione all'ipertensione può iniziare presto nella vita, anche nell'utero, e quindi anche la protezione da tale predisposizione può iniziare il prima possibile.
Il set di dati utilizzato per l'analisi ha interessato 1.194 coppie madre-figlio di uno studio noto come Boston Birth Cohort. Le letture della pressione sanguigna nei bambini sono state prese a un'età compresa tra 3-15 anni. La maggior parte delle madri era nera (61%) o ispanica (20%).
"Le persone spesso presumono che l'esposizione a metalli pesanti come il cadmio avvenga solo in ambienti professionali, ma in realtà questi metalli sono tutti intorno a noi, ad esempio il cadmio si trova nel normale fumo di sigaretta", aggiunge il primo autore dello studio, il prof Mingyu Zhang.
Sottolineando l'apparente legame con il cadmio, i ricercatori hanno osservato che il manganese era associato molto più fortemente con la pressione sanguigna più bassa nei bambini, le cui madri avevano fumato durante la gravidanza.
"In utero exposure to heavy metals and trace elements and childhood blood pressure in a US urban, low-income, minority birth cohort" was co-authored by Mingyu Zhang, Tiange Liu, Guoying Wang, Jessie Buckley, Eliseo Guallar, Xiumei Hong, Mei-Cheng Wang, Marsha Wills-Karp, Xiaobin Wang, and Noel Mueller.
Antonio Caperna