Effetto lockdown, 1 su 2 con ansia e 6 su 10 con sintomi grastrointestinali. Studio sul Journal of Clinical Medicine
Le manifestazioni tipiche da Covid interessano il tratto respiratorio, gastrointestinale (nausea, malessere, diarrea, anoressia- GIS), con evidenti ricadute sulla psiche. Sintomi simili, però, sono presenti anche in persone sane come conseguenza di uno stato di ansia.
Da queste premesse è stato realizzato lo studio "Anxiety and Gastrointestinal Symptoms Related to COVID-19 during Italian Lockdown", da parte dell'Università 'Magna Graecia' (UMG) di Catanzaro, con la collaborazione di altri Centri italiani e anche la School of Nursing, College of Behavioral, Social and Health Sciences, Clemson University negli Stati Uniti. Pubblicato sul 'Journal of Clinical Medicine', lo studio ha analizzato i sintomi gastrointestinali e l'ansia durante il lockdown dal 9 marzo al 4 maggio 2020 con il coinvolgimento di 354 studenti della Scuola di Medicina dell'università UMG calabrese: 111 maschi (31.4%) e 243 femmine (68.6%). Una serie di analisti statistiche sono state eseguite per analizzare le relazioni tra le risposte e gli ambiti della ricerca.
"Oltre la metà degli intervistati, precisamente il 54%, ha riferito almeno uno dei sintomi indagati 'GIS' e, tra questi, il 36,16% ha riferito una storia positiva di familiarità per sintomi gastrointestinali ('FGIS'). Nel complesso i risultati hanno indicato uno stato di ansia per il 48,9% degli intervistati, di cui il 64,74% ha presentato anche GIS", illustra il prof. Ludovico Abenavoli, prima firma dello studio, professore associato di gastroenterologia presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Direttore della scuola di specializzazione in Malattie Digestive e membro dell'Unità di crisi per l'attuazione delle attività relative all'emergenza Covid-19 in Calabria.
"Inoltre, considerate le abitudini alimentari -prosegue l'esperto- abbiamo rileviamo l'aumento del consumo di alimenti ipercalorici, bevande zuccherate e alcoliche. Infine l'incremento di sintomi gastrointestinali, durante il periodo lockdown nella nostra popolazione di studenti, può essere correlato sia alle abitudini alimentari che allo stato di ansia, dovuto alla preoccupazione per la propria salute".