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COVID. ISTITUTO PIEPOLI, GRANDE AUMENTO RICHIESTA AIUTO PSICOLOGICO DA DONNE E GIOVANI

Che effetti ha prodotto sui cittadini la pandemia? Che tipo di problemi ha fatto emergere la riduzione dell'interazione sociale? È aumentata la richiesta di sostegno agli psicologi?

Sono alcune delle domande a cui l'Ordine nazionale degli Psicologi ha provato a dare risposta attraverso un sondaggio condotto dall'Istituto Piepoli su una platea di 5621 iscritti all'ordine e presentato oggi a Roma durante il Convegno nazionale degli Psicologi, che si è svolto in occasione della Giornata italiana della Psicologia 2022. Dal sondaggio è emerso che secondo il 56% degli iscritti all'ordine l'attività professionale post-pandemia sia aumentata, il 17% ritiene invece sia diminuita mentre per il restante 27% è rimasta immutata. Emerge inoltre una forte crescita di richiesta di sostegno da parte delle donne (+37%) e dei giovani (+31% under 18; +36% nella fascia 18-24). Seppur di fronte ad un incremento generalizzato delle tipologie di richieste quelle che hanno subito un aumento considerevole riguardano i disturbi da ansia (+83%), la depressione (+72%) i disturbi dell'adolescenza (+62%) e i problemi relazionali (+61%). Quasi unanime il giudizio degli intervistati (83%) che ritengono abbastanza o molto probabile che la crescita dei disturbi sia stata causata dalle limitazioni sociali imposte per la pandemia; solo l'1% ritiene invece che non ci sia alcuna correlazione. 

Ma il Covid ha influito anche economicamente sulle famiglie e infatti il sondaggio sottolinea che molti pazienti non hanno iniziato (27,5%) o interrotto (21%) un trattamento per problemi economici. Nella ricerca si è affrontata anche la possibilità di offrire servizi psicologici online: l'81% degli intervistati ha dichiarato di offrire trattamenti via internet a circa il 22% dell'utenza dell'utenza complessiva. Uno strumento emerso fortemente durante la pandemia che sembra trovi un gradimento più che sufficiente da parte del 49% degli intervistati e dal 62% dell'utenza. Il sondaggio poi si è rivolto direttamente ai cittadini attraverso lo strumento dello stressometro per definire il livello di stress vissuto in questo periodo che ha raggiunto un punteggio di 56 su 100. I motivi principali risultano essere causati dal conflitto tra Russia ed Ucraina, dalla condizione economica, dalla salute e dal lavoro. 

 
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