IT   EN

Ultimi tweet

Covid. Cosa sappiamo della nuova variante B.1.1.529? Mutazioni, trasmissione, efficacia vaccini

La variante covid individuata in Sudafrica sale alla ribalta. Sintomi, efficacia dei vaccini: cosa sappiamo della mutazione africana? E' già arrivata in Italia? Quali azioni sono state prese e quali provvedimenti vengono valutati a livello internazionale? 

Denominata scientificamente B.1.1.529, la variante è stata individuata la prima volta l'11 novembre in Botswana, ha un "enorme numero di variazioni" che potrebbero permettere al virus di aggirare l'immunità.

Contiene 32 variazioni della proteina spike, la parte del virus che la maggior parte dei vaccini usano per creare l'immunità contro il covid. Oltre ai casi in Botswana, la variante è stata individuata in Sudafrica, in Malawi, a Hong Kong, in un paziente appena rientrato dal Sudafrica, e in Israele.

L'epidemiologa Maria Van Kerkhove, esperta dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), fa sapere che "ci sono al momento meno di 100 sequenze complete disponibili. Non sappiamo molto al riguardo ancora. Quello che sappiamo è che ha un ampio numero di mutazioni e la preoccupazione, quando hai così tante mutazio

ni, è che questo possa avere un impatto su come il virus si comporta. Adesso i ricercatori si stanno mettendo insieme per capire dove sono queste mutazioni e cosa potenzialmente potrebbero significare per i nostri strumenti diagnostici, le nostre terapie e i nostri vaccini. Ci vorranno poche settimane per noi per capire quale impatto ha questa variante".

Secondo il biologo James Naismith, direttore del Rosalind Franklin Institute dell'università di Oxford, i vaccini attuali saranno "quasi certamente" meno efficaci contro questa nuova variante. Secondo Naismith le mutazioni nella variante suggeriscono che potrebbe diffondersi più rapidamente. E quindi ''raggiungerà inevitabilmente il Regno Unito'', ma ''il divieto di viaggio ritarderà il suo arrivo forse di qualche settimana".

Nel frattempo sono diversi i Paesi, compresa l'Italia, che hanno bloccato i voli provenienti dal Sudafrica, per evitare "l'importazione" della nuova variante. Tra questi la Gran Bretagna, che ha temporaneamente sospeso i collegamenti aerei con il Sudafrica, ma anche con Namibia, Botswana, Zimbabwe, Lesotho ed Eswatini. Lo stesso ha fatto Israele, che vieterà ai suoi cittadini di viaggiare in Africa del sud. La nuova variante è stata identificata su un cittadino proveniente dal Malawi. Le autorità sanitarie israeliane sospettano che anche altri due persone potrebbero essere state contagiate dalla stessa variante e per questo dovranno restare in quarantena fino all'esito dei test.

La variante covid africana è stata rilevata in poco più di 80 campioni. E quello che preoccupa è la presenza di oltre 30 mutazioni solo nella regione della proteina Spike, responsabile dell'ingresso del coronavirus Sars-CoV-2 nelle cellule umane. Cosa si sa finora della nuova variante etichettata come B.1.1.529 e intercettata in Sudafrica lo spiegano gli esperti dei Cdc africani, i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Ieri, 25 novembre, spiegano in una nota, "l'Istituto nazionale per le malattie trasmissibili (Nicd) in Sudafrica ha annunciato il rilevamento di una nuova variante del virus Sars-CoV-2, a seguito del sequenziamento genomico. Il suo emergere coincide con un improvviso aumento dei casi nella provincia di Gauteng negli ultimi giorni ed è quindi attentamente monitorato dalle autorità sanitarie sudafricane".

Al 25 novembre la variante era presente in 77 campioni raccolti tra il 12 e il 20 novembre dalla provincia sudafricana di Gauteng, 4 campioni invece arrivano dal Botswana e 1 campione in cui è presente la nuova variante è stato segnalato a Hong Kong. "La variante B.1.1.529 mostra più mutazioni nel genoma del virus", ribadiscono gli esperti dei Cdc africano. "Alcune sono state rilevate in varianti precedenti, come Alfa e Delta, e sono state associate ad una maggiore trasmissibilità ed evasione immunitaria".

Molte delle altre mutazioni identificate, però, puntualizzano i Cdc, non sono ancora ben caratterizzate e non sono state identificate in altre varianti attualmente in circolazione. Sono dunque in corso ulteriori indagini per determinare il possibile impatto sulla capacità del virus di trasmettersi in modo più efficiente, di influire sull'efficacia del vaccino ed eludere la risposta immunitaria e sulla capacità di causare malattie più gravi o più lievi.

Gli esperti dei Cdc africani fanno un accenno ai divieti di viaggio, sconsigliandoli perché "per tutta la durata di questa pandemia, si è osservato che la loro imposizione non ha prodotto un risultato significativo. Piuttosto dovrebbe essere data priorità all'implementazione di misure sociali e di sanità pubblica" e "accelerare le vaccinazioni".

Informazioni:
 
Aggiornamenti gratis nel canale Telegram: t.me/salutedomani

Commenta questo articolo:

*
Il tuo indirizzo email non sarà visibile agli altri utenti.
Il commento sarà pubblicato solo previa approvazione del webmaster.