CORONAVIRUS. VIALE, RT RISALIRA' MA SUI GIOVANI RISCHIO ACCETTABILE
A seguito delle riaperture. l'indice Rt "risalira'. Ma e' tutto a carico di una popolazione piu' giovane, che non fa una malattia grave, e' un rischio accettabile". A dirlo e' Pierluigi Viale, infettivologo del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, intervenuto nei giorni scorsi a un webinar organizzato dall'Osservatorio economico e sociale 'Riparte l'Italia'.
"Il vaccino non serve solo a proteggere l'intera comunita'- spiega Viale- serve anche a mettere in sicurezza le fasce di popolazione piu' fragili. A seguito delle riaperture l'Rt risalira', come successo da 0,7 a 0,85. Ma se questa risalita e' tutta a carico di una popolazione piu' giovane, che non fa una malattia grave, e' un rischio accettabile". L'infettivologo aggiunge: "Io mi occupo di salute. Ma chi si occupa di politica vede la societa' nel suo insieme, dove la salute e' una parte del totale che invece e' fatto dal lavoro, dagli stipendi, dalla qualita' della vita, dall'attivita' produttiva e cosi' via.
È corretto quindi che, messe in sicurezza le popolazioni piu' fragili, possiamo correre il rischio di avvicinarci a una vita piu' vicina alla normalita', se questo Rt sara' fatto di casi paucisintomatici che non impatteranno sulle strutture sanitarie come hanno fatto i casi precedenti". In ogni caso, raccomanda Viale, "dobbiamo mantenere un equilibrio tra i messaggi allarmanti di nuove ondate e di chiusure totali verso messaggi troppo tranquillizzanti. Credo sia venuto il momento del buonsenso, questo lo e' piu' di altri momenti, e questa legislatura, in questa fase, ha molto buonsenso". Non con altrettanta magnanimita' Viale parla di suoi colleghi virologi e scienziati. "Della comunicazione scientifica in questo periodo un po' mi vergogno- dice chiaro e tondo l'infettivologo del Policlinico Sant'Orsola di Bologna- non condivido questa avidita' delle telecamere.
La ricerca si fa in silenzio, non la si fa urlando davanti alle telecamere, con tutto il rispetto di chi deve informare le persone". Secondo Viale "e' giusto informare le persone, ma penso ci sia troppo sensazionalismo intorno alle notizie che circolano sul Covid, e questo non fa bene alla ricerca. Quando arriva al Pronto soccorso un paziente che dice 'voglio quel farmaco perche' l'ho sentito in televisione' vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa nella comunicazione".