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CORONAVIRUS, VACCINO ASTRAZENECA A 18-65ENNI TRANNE VULNERABILI

Il vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca potra' essere utilizzato "nella fascia di eta' compresa tra i 18 e i 65 anni, ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili". E' quanto prevede "sulla base di nuove evidenze scientifiche" una circolare del ministero della Salute che aggiorna le modalita' di somministrazione del prodotto.

Nella circolare del Ministero, firmata dal direttore generale della Prevenzione, Gianni Rezza, si legge che le indicazioni di utilizzo del vaccino AstraZeneca fino ai 65enni "sono rafforzate da nuove evidenze scientifiche, che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate, e dati di immunogenicita' in soggetti di eta' superiore ai 55 anni, nonche' nuove raccomandazioni internazionali tra cui il parere del gruppo SAGE dell'OMS". 

C'è, quindi, la "possibilità di utilizzo del vaccino COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni (coorte 1956), ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili. Tali indicazioni, secondo il gruppo di lavoro permanente su SARS-CoV-2, sono rafforzate da nuove evidenze scientifiche che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate, e dati di immunogenicità in soggetti di età superiore ai 55 anni, nonché nuove raccomandazioni internazionali tra cui il parere del gruppo SAGE dell’OMS. Pertanto relativamente alla categoria 6 del documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, agg.to 8 febbraio 2021” il vaccino COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA può essere offerto fino ai 65 anni (coorte 1956) compresi i soggetti con condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di COVID-19 senza quella connotazione di gravità riportata per le persone definite estremamente vulnerabili.

La decisione fa seguito alla nota circolare protocollo n° 0005079-09/02/2021-DGPRE, dal titolo “Aggiornamento vaccini disponibili contro SARS-CoV-2/COVID-19 e chiarimenti sul consenso informato”, a seguito del parere del CTS dell’ AIFA , trasmesse con nota protocollo n° 0019693- 17/02/2021 e alle successive precisazioni del Consiglio Superiore di Sanità trasmesse oggi".

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