Coronavirus Svizzera: Stato di necessita' in Ticino. Ecco le nuove misure. Scuole dell' obbligo aperte per tutelare anziani
Dopo la decisione di chiudere 9 valichi minori tra Svizzera e Italia, arrivano le misure del Consiglio di Stato in conferenza stampa oggi a Bellinzona.
1. È decretato lo stato di necessità sull'intero territorio cantonale sino al 29 marzo 2020. Lo SMCC è autorizzato a convocare le persone idonee allo scopo e alle esigenze dell'intervento (art. 22cpv. 1 lett. a LProtPop).
2. Le organizzazioni di protezione civile limitano la chiamata in servizio, ai sensi dell'art 20LPCi, al personale non impiegato presso strutture sanitarie e/o sociosanitarie.
3. Alla popolazione è fortemente raccomandato il rispetto delle norme igieniche ed i distanza sociale nei rapporti interpersonali, in particolare nei confronti delle persone che hanno compiuto 65 anni e per i gruppi definiti vulnerabili.
4. Per le persone che hanno compiuto 65 anni e per i gruppi definiti vulnerabili e quindi particolarmente esposti al rischio di complicazioni gravi che possono metterne in pericolo la vita, è fortemente sconsigliato di: — accudire minorenni; — partecipare a manifestazioni pubbliche o private; — utilizzare il trasporto pubblico, eccezion fatta per necessità mediche, professionali o pe rl'acquisto di generi di prima necessità; — frequentare gli esercizi pubblici.
5. I luoghi di intrattenimento (segnatamente: cinema, teatri, musei, centri giovanili, centri sportivi, centri fitness, piscine, centri wellness, impiantidi risalita, discoteche, piano bar, locali notturni, locali erotici) devono rimanere chiusi. Lo SMCC può applicare il presente ordine di chiusura ad altri luoghi. In questo caso informa immediatamente il Consigliodi Stato.
6. Sono vietati le attività e gli eventi sportivi sia agonistici sia amatoriali di ogni genere e categoria, a prescindere da lnumero di persone presenti. È consentita l'attività sportiva individuale, nel rispetto delle norme igieniche accresciute (segnatamente la disinfezione delle mani) e di distanza sociale.
7. Gli esercizi alberghieri e della ristorazione, ad esclusione di quelli indicati al punto 5., che dispongono di un'autorizzazione alla gerenza per un numero superiore a 50 persone possono continuare a esercitare a patto di: — non accogliere contemporaneamente più di 50 persone (personale incluso); — garantire le norme igieniche accresciute e di distanza sociale fra ogni avventore, sia seduto sia in piedi.
8. Tutte le altre attività commerciali aperteal pubblico devono garantire il rispetto della distanza sociale e mettere in atto misure igieniche accresciute.
9. Le aziende di trasporto pubblico devono garantire il servizio ordinario con misure igieniche accresciute.
10. Le manifestazioni pubbliche e private così come assembramenti con più di 50 persone (organizzatori compresi) sono vietati.
11. Lo SMCC, tramite la Polizia cantonale e/o le polizie comunali, vigila sul rispetto delle presenti disposizioni.
12. Le misure indicate nei punti da 4. a 10. entrano in vigore a partire da giovedì 1 2marzo 2020 fino a domenica 29 marzo 2020.
13. Le misure adottate sono pubblicate in forma elettronica sul sito del Cantone.
14. Contro i disposti della presente risoluzione governativa è data facoltàdi ricorso al Tribunale cantonale amministrativo entro trenta giorni. Il ricorso non ha effetto sospensivo (art. 43 cpv. 4 legge sanitaria).
Per quanto riguarda le scuole, invece, resteranno aperte quelle dell'obbligo:
- Le scuole dell'obbligo pubbliche e private rimangono aperte, poiché una loro chiusura aumenterebbe il rischio di esposizione della popolazione anziana e vulnerabile. Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS), sentiti i collegi dei direttori, è autorizzato a demanare prescrizioni affinché le scuole pubbliche dell'obbligo comunali e cantonali, a dipendenza dei casi, possano adattarela loro attività alle nuove circostanze.
- Le scuole pubbliche e private non obbligatorie sono chiuse da giovedì 12 marzo a domenica 29 marzo 2020 inclusi. Il periododi chiusura potrà essere prorogato mediante nuova decisionedel Consigliodi Stato. Gli immobili scolastici delle scuole pubbliche rimangono accessibili ai docenti, che rimangono in servizio e devono poter essere reperibili da parte delle direzioni scolastiche. Il DECS, sentiti i collegi dei direttori, è autorizzato a demanare prescrizioni affinché le scuole pubbliche cantonali non obbligatorie, a dipendenza dei casi, possano continuare la loro attività anche in maniera ristretta o parziale in base a metodologie d'insegnamento alternative, che non implicano la frequenza scolastica da parte degli allievi. Gli esami pianificati durante il periodo di chiusura si svolgeranno nel rispetto di apposite misure di prevenzione.
info: http://www.salutedomani.com/