Coronavirus Svizzera: garantire l’igiene in impianti di acqua potabile prima del loro riutilizzo
Dal 27 aprile in Svizzera potranno riaprire le prime strutture come studi medici, parrucchieri, centri massaggi e istituti di bellezza, a cui seguiranno più tardi impianti sportivi, edifici scolastici e altre istituzioni.
Nella maggior parte dei casi, i loro impianti di acqua potabile sono rimasti quasi inutilizzati per diverse settimane, il che accresce il rischio di formazione di microrganismi come le legionelle, che possono causare una grave polmonite (legionellosi). È quindi indispensabile che gli impianti di acqua potabile siano risciacquati prima di essere messi in servizio.
Le misure adottate dal Consiglio federale in relazione all’emergenza Coronavirus saranno gradualmente allentate a partire dal 27 aprile 2020.
Gli impianti di acqua potabile di edifici e strutture accessibili al pubblico devono essere risciacquati accuratamente prima di questa data o prima della messa in servizio. Ciò significa che tutti i punti di rifornimento idrico da cui viene prelevata l’acqua, come rubinetti, soffioni doccia e attacchi idrici, devono essere aperti e risciacquati facendo scorrere l’acqua.
Per garantire un flusso sufficientemente forte nei tubi è importante aprire più punti di rifornimento idrico contemporaneamente. Procedere con il risciacquo almeno fino a quando la temperatura dell’acqua corrente rimane costante ed effettuarlo separatamente per l’acqua fredda e calda. Questa misura semplice ed efficace assicurerà la protezione della salute degli utenti.
La Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (SSIGA) ha elaborato un documento tecnico informativo sull’argomento.
Mantenimento dell’esercizio normale
Ogni 3 giorni aprire consecutivamente tutti i rubinetti dell’edificio, preferibilmente iniziando dai piani bassi e andando verso l’alto, e far scorrere per almeno 30 secondi l’acqua calda e l’acqua fredda presente nelle tubazioni condotte.
La pompa di circolazione deve essere in funzione per tutto il tempo
Non staccare l’energia elettrica. L’abbassamento della temperatura del materiale degli impianti può causare perdite nei raccordi dei tubi con conseguenti danni causati dall’acqua.