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Coronavirus, in Ticino si fa sul serio: chiuse le attività non essenziali; attenzione agli anziani. 'Distanti ma vicini. Proteggiamoci. Ora"

Norme più stringenti in Ticino per fermare la diffusione del coronavirus Covid-19. A tutta la popolazione è richiesto di ridurre al minimo necessarío gli spostamenti. Nel Cantone sono 265 i casi positivi, 64 ospedalizzati, 5 i decessi. 

Nella conferenza stampa del Consiglio di Stato sono state elencate le nuove misure, che vanno dalla chiusura di bar e ristoranti ai negozi e ai barbieri, mentre resteranno aperti le mense, le farmacie, i benzinai, la posta e le banche e soprattutto i supermercati, il cui "accesso sarà sempre garantito".

I trasporti saranno più flessibili, garantendo un servizio sufficiente.

Da domenica mattina sarà attiva la hotline SMCC Attività commerciali (0840117112 o attivita-commerciali@ti.ch). Sospese le funzioni religiose da domani al 4 aprile inclusi ma i luoghi di culto restano aperti nel rispetto delle norme igíeniche accresciute e di distanza sociale. I  funerali devono svolgersi in forma strettamente privata. Anche le scuole sono chiuse fino al 4 aprile. Il numero massimo di partecipanti alle manifestazioni è stato ridotto a 30 persone e vigilerà su tutte le norme la Polizia.

Per quanto riguarda gli over 65 e í gruppi definiti vulnerabili e quindi particolarmente esposti al rischio di complicazioni gravi che possono metterne in pericolo la vita, è fortemente sconsigliato dí: accudire minorenni; partecipare a manifestazíoni pubbliche o private; utilizzare il trasporto pubblico, eccezion fatta per necessità mediche, professionali o per l'acquisto di generi di prima necessità.

Le persone in quarantena devono rimanere al proprio domicilío.

info: http://www.salutedomani.com/results/coronavirus

"Le misure sono restrittive e limitano le libertà di movimento, incidendo sulle nostre abitudini e il nostro quotidiano- ha detto Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato- Le misure hanno un impatto importante sulla nostra economia, che si deve adattare. Facendo buon uso degli strumenti messi a disposizione, possiamo affrontare i sacrifici indispensabili per limitare la velocità della diffusione del coronavirus. Mi permetto di richiamare tutti ad agire con consapevolezza, salvaguardando la propria salute e quella degli altri. In questo momento delicato- ha aggiunto- Occorre focalizzare attenzioni ef energia alla tutela della salute. E' richiesta un'azione comune e responsabile, forza, vicinanza e unità. Siamo una comunità responsabile. Vi ringrazio, perchè queste misure cambieranno le voste abitudini di vita e sappiamo che state facendo sacrifici. Queste vostre rinunce offrono un grande e prezioso contributo al nostro paese".

Nel dettaglio:

1. In parziale deroga al punto 7. della RG 1262 dell'l 1 marzo 2020, devono rimanere chiusi al pubblico tutti gli esercizi della ristorazione (fra cui i ristoranti, i pub, le gelateríe, gli agriturismi, í rifugi e le capanne, le mescite aperte saltuariamente, i bar, compresi quelli annessi alle pasticcerie, alle stazioni di servizio e ferroviarie, agli alberghi e ai campeggi) a esclusione di: servizi di consegna e distribuzione di cibo a domicilio; mense sociali senza scopo di lucro, mense neglí ospedalí e nelle case di cura, case anziani e scolastíche non aperte al pubblico, nel rispetto delle norme igieniche accrescíute e di distanza sociale;mense aziendali non aperte al pubblico nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale; ristoranti annessi alle strutture alberghiere limitatamente all'utilizzo da parte di clienti, che vi pernottano nel rispetto delle norme ígieniche accresciute e dí distanza sociale.

2. Devono rimanere chiusi al pubblico tutti i negozi e i mercati a esclusione di: punti vendita di generi alimentari e di prima necessità nonché i punti vendita di articolí medici e sanitarí; farmacíe e drogherie; chioschi; stazioni di servizio per l'approwígionamento deí veicoli con carburante. In ogni caso le suddette attività devono rispettare le norme igienìche accresciute e di distanza sociale.

info: http://www.salutedomani.com/results/coronavirus

3. Devono rímanere chiuse al pubblico tutte le attività inerenti aí servizi alla persona (fra cui parrucchierí, barbieri, estetisti), anche a domicilío.

4. Tutte le altre attività dell'economia privata riducono le proprie attività limitandole al minimo indispensabile. In ogni caso le suddette attività devono rispettare le norme igíeniche accresciute e dí distanza sociale.

5. Restano garantiti, nel rispetto delle norme ígieníche accresciute e di distanza sociale, í servizi postali, bancari, fínanziarí, assicurativi e íattívità del settore agricolo, di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forníscono beni e servizi.

6. Lo SMCC, tramite la Polizia cantonale e/o le polizie comunali, vígíla sul rispetto delle presenti disposizioni.

7. Per informazioni in merito all'applicazione dei disposti dí cui sopra è a disposizione la hotline SMCC Attività commerciali (0840117112 o attivita-commerciali@ti.ch).

8. Le misure indicate nei puntí da 1. a 5. entrano in vigore da domenica 15 marzo 2020 fíno a domenica 29 marzo 2020 incluse.

Per quanto riguarda le scuole, valutata l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorío cantonale è stato deciso: 

1 . Le scuole pubblíche e private di ogni ordine e grado sono chíuse da lunedì 16 marzo 2020 fino a sabato 4 aprile 2020 ínclusi. Il periodo dí chiusura potrà se del caso essere prorogato mediante nuova decisione del Consiglio di Stato.

info: http://www.salutedomani.com/results/coronavirus

2. Gli immobilí scolastíci delle scuole pubbliche rimangono accessíbilí aí docenti che rimangono in servízio e devono poter essere reperibili da parte delle direzioni scolastiche.

3. II Dipartimento dell'educazione, della cultura e, dello sport (DECS), sentiti i collegi dei direttori, è autorizzato ad emanare prescrizioni, affínché le scuole pubbliche comunali e cantonalí, a dipendenza dei casi, possano continuare la loro attívità anche in maniera ristretta o parziale in base a metodologie d'insegnamento alternative, che non implicano la frequenza scolastica da parte degli allíevi.

4. Per scongiurare il ríschio di scambio íntergenerazionale, al più tardi da martedì 17 marzo 2020 e nella misura del possibile le scuole dell'obbligo collaborano nelíaccudimento a scuola dí allievi che per ragioni familíari non hanno la possibílità di rimanere a CaSa.

5. l trasporti scolastici speciali e le refezioni scolastiche sono garantiti solo fíno al 20 marzo 2020, con possibilítà di proroga.

info: http://www.salutedomani.com/results/coronavirus

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