Coronavirus, il turbo agli anticorpi con una sola dose di vaccino per chi è stato contagiato
È necessario vaccinare le persone gia' contagiate dal Covid-19? La scienza risponde di si' e lo fa in maniera decisa con indicazioni piuttosto dirette: una sola dose di vaccino sembrerebbe essere sufficiente per mettere il turbo agli anticorpi e debellare le varianti piu' infettive in circolazione negli individui che hanno gia' contratto il virus.
E' quanto emerge da numerosi studi pre-pubblicati nel mese di febbraio dalla Icahn School of Medicine di New York, il Langone Vaccine Center della New York University, l'Universita' del Maryland, il National Institute for Health Research dell'Universita' di Oxford e il Fred Hutchinson Cancer Research Center, Vaccine and Infectious Disease Division di Seattle. Infatti anche gli esperti non coinvolti nelle ricerche piu' recenti, ritengono che le evidenze emerse "rappresentino una motivazione piuttosto forte" per indirizzarci verso l'idea "che le persone guarite dal Covid devono essere vaccinate", commenta Jennifer Gommerman, immunologa dell'Universita' di Toronto. Chiaro e' che il tipo di risposta immunitaria al Sars-Cov2 e' molto variabile da persona a persona, c'e' chi produce "abbondanti quantita' di anticorpi per molti mesi" e chi, invece, dopo una malattia lieve o asintomatica "ne produce pochi" e rapidamente "sempre meno rilevabili".
L'ultima analisi del Fred Hutchinson Center ha preso in esame campioni di sangue di persone che hanno avuto il Covid-19, rilevando come il loro sistema immunitario "avrebbe avuto difficolta' a difendersi dalla B.1.351", la variante che comunemente definiamo 'sudafricana'. Con la somministrazione successiva di una singola dose di Pfizer-BioNTech o Moderna, i risultati nei campioni si ribaltano pero' fino a sorprendere: "La quantita' di anticorpi nel sangue si e' amplificata di circa 1.000 volte" dopo la prima dose, "una spinta davvero enorme", commenta Andrew McGuire, immunologo a guida dello studio. Inondati dagli anticorpi, insomma, "i campioni di sangue di tutti i partecipanti hanno dimostrato di poter neutralizzare non solo la B.1.351" ma anche, si legge sul New York Times, "il coronavirus causato dall'epidemia di Sars del 2003".
Una scoperta piuttosto sconvolgente, se aggiunta allo studio della New York University per cui "una seconda dose di vaccino non ha aggiunto benefici" in quanti erano gia' stati esposti al virus. Se alla prima dose i risultati indicavano un aumento "da cento a mille volte, dopo la seconda, i livelli non risultavano accresciuti ulteriormente". Cio' che andra' compreso d'ora in avanti e' se i livelli di anticorpi registrati in laboratorio si ripeteranno in maniera unforme, passando dal campione di sangue al contesto reale. In ogni caso, "se si mettono insieme tutte le ricerche, le indicazioni sull'utilizzo di una singola dose di vaccino per coloro che hanno gia' avuto il Covid-19 risultano piuttosto chiare", commenta Florian Krammer a capo dei due studi dell'Icahn School of Medicine.
L'obiettivo odierno, allora, a quanto riporta il New York Times, sarebbe quello di persuadere gli scienziati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) affinche' comincino a "raccomandare una sola dose per coloro che sono guariti dall'infezione da Sars-Cov2".