CORONAVIRUS, GLI EFFETTI SUL CERVELLO DEL LONG COVID
Febbre, cefalea, astenia e sensazione di malessere genere, fino ad altri più specifici come la perdita di olfatto e gusto.
Sono i sintomi principali del 'Long Covid', cioè a distanza di settimane dalla malattia, legati al sistema nervoso centrale e che interessano dal 10% al 30% di chi è stato infettato dal coronavirus.
La Sars-CoV-2 attacca il sistema nervoso del cervello in altre due evenienze, non molto frequenti fortunatamente: le ischemie cerebrali con la tempesta citochinica e poi sono stati segnalati casi di encefalite ma questo è legato proprio al fatto stesso che parliamo di un virus.
Secondo uno studio della 'Northwestern Medicine' su pazienti ricoverati in 21 Stati americani e pubblicato su 'Annals of Clinical and Translational Neurology', l'8%% ha ben 4 sintomi a distanza di oltre un mese: mal di testa, formicolii, perdita del gusto e dell'olfatto, annebbiamento mentale. E poi anche capogiri e vista offuscata. Tra i malesseri duraturi non di carattere neurologico piu' comuni, invece, segnalano insonnia, fatica, dolore al torace, depressione, mancanza di respiro.