BRASILE. STUDIO UNICEF, CON PANDEMIA DEPRESSO UN ADOLESCENTE SU 5

L'impatto della pandemia di Covid-19 sulla salute mentale di bambini, adolescenti e giovani rischia di essere avvertito ancora per molti anni. E l'allarme lanciato da una ricerca condotta dall'Unicef e da Gallup, che ha visto il Brasile tra i 21 Paesi presi in considerazione.
Stando al rapporto la "Situazione mondiale dell'Infanzia 2020: nella mia mente: promuovere, proteggere e curare la salute mentale dei bambini" (Situação Mundial da Infância 2021: Na minha mente: promovendo, protegendo e cuidando da saúde mental das crianças), il 22 per cento degli adolescenti e dei giovani brasiliani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che sono stati intervistati hanno detto di sentirsi spesso depressi o con poco interesse a impegnarsi in un'attività. Per contribuire a cambiare questo scenario, l'Unicef, il Fondo dell'Onu per l'infanzia, ha lanciato in Brasile il progetto Pode Falar, letteralmente "puoi parlare".
L'iniziativa è stata creata in partnership con organizzazioni della società civile e imprese con esperienza nel campo, e funziona in forma autonoma e gratuita tramite una chatbot alla quale si può accedere dal sito www.podefalar.org.br A livello globale, lo studio mostra che almeno un bambino su sette è stato colpito direttamente dal lockdown, mentre nel mondo più di 1,6 miliardi di bambini hanno sofferto qualche tipo di perdita o mancanza in relazione all'istruzione.
"Con i lockdown nazionali e le restrizioni ai movimenti imposti a causa della pandemia, i ragazzi hanno passato anni indelebili della loro vita lontani dalla loro famiglia, dai loro amici, dalle aule, dai giochi - elementi fondamentali dell'infanzia", ha detto la direttrice esecutiva dell'Unicef, Henrietta Fore, che ha presentato il rapporto. "L'impatto è significativo ed è solo la punta dell'iceberg. Anche prima della pandemia, c'erano già molti bambini sovraccaricati dal peso dei problemi di salute mentali non risolti". Nel rapporto sulla situazione mondiale dell'infanzia 2021 si fa appello ai governi e ai partner del settore pubblico e privato affinchè si impegnino, comunichino e agiscano per promuovere la salute mentale di tutti i bambini, gli adolescenti e i caregiver, investendo con urgenza e includendo tutta la società nel processo di prevenzione, promozione e cura.